Prosegue la disputa Suzuki-VW se la Casa tedesca non venderà la sua quota nel partner nipponico: questo ricorrerà a un arbitrato per divorziare.
Prosegue la disputa Suzuki-VW se la Casa tedesca non venderà la sua quota nel partner nipponico: questo ricorrerà a un arbitrato per divorziare.
Si fa sempre più aspra la disputa tra Volkswagen e Suzuki: dopo un reciproco scambio di accuse su presunte violazioni all’accordo di partnership siglato all’inizio del 2010, arriva ora la minaccia di ricorso alle vie legali. La Casa giapponese, per la precisione, si è detta pronta a ricorrere a un arbitrato per porre fine all’alleanza con l’azienda tedesca se quest’ultima non venderà la propria quota del 19,9% entro novembre 2012.
VW, a quanto pare, non intende alienare la propria partecipazione (che significa anche un matrimonio da 1,7 miliardi di Euro). Pomo della discordia anche il presunto mancato accesso degli ingegneri del Sol levante alla tecnologia che i colleghi europei avevano sviluppato a Wolfsburg. D’altro canto, i tedeschi avevano storto il naso quando i partner avevano acquistato un motore multijet da Fiat, che intanto si sarebbe fatta sotto per sondare le possibilità di stringere un accordo strategico sull’asse Torino-Hamamatsu.
Un portavoce VW, intanto, ha smentito ufficialmente “di avere in qualche modo violato il contratto di collaborazione e di deplorare la decisione di Suzuki di voler porre fine al rapporto”.
Dal quartier generale in Germania, inoltre, si lamenta il fatto che il partner nipponico non avrebbe mai risposto alle numerose proposte di negoziati amichevoli da parte di Volkswagen. La partita, pertanto, resta ancora aperta anche perché la mancata vendita del 19,9% di Suzuki impedisce a questa di accasarsi con un altro partner.