Si è spento a Modena Sergio Scaglietti, l’artigiano che ha realizzato le più belle Ferrari di tutti i tempi, elevandole allo stato dell’arte.
Si è spento a Modena Sergio Scaglietti, l’artigiano che ha realizzato le più belle Ferrari di tutti i tempi, elevandole allo stato dell’arte.
All’età di 91 anni, si è spento ieri (domenica 20 novembre) a Modena Sergio Scaglietti. Nato il 9 gennaio 1920, è stato il fondatore dell’omonima carrozzeria legata per moltissimi anni alla Ferrari di Maranello. Sergio Scaglietti, mago e artista delle carrozzerie sportive, era unito ad Enzo Ferrari da una grande amicizia. I due, infatti, collaborarono sin dagli esordi del Cavallino Rampante, per il quale Scaglietti ha realizzato le vetture che ne hanno scritto la storia: dalla Ferrari 500 Mondial del 1953, alla mitica Daytona del 1968.
Scaglietti era un cosiddetto battilastra, un artigiano specializzato nella lavorazione dei metalli (l’alluminio in particolare, molto utilizzato per vestire le leggere automobili da competizione) per realizzare le carrozzerie. Un foglio di lamiera, qualche martello, le piegatrici, un mascherone fatto di piccoli tubi di ferro sul quale si avvolgevano parafanghi e sportelli. E poi l’occhio e l’intuito del vero artista, quando ancora i computer e i sistemi CAD erano pura fantasia.
Negli ultimi tempi, Sergio Scaglietti mangiava solo spaghetti col tonno e, nonostante i problemi di salute, non aveva mai abbandonato la sigaretta. Immancabile fra le dita tremolanti o le labbra sempre sorridenti.
Ma preferiamo ricordarlo e celebrarlo citando due icone che rimandano al suo nome e sono entrambe marchiate Ferrari. La prima è la 250 GTO del 1962, una delle berlinette sportive più famose del mondo spinta dal motore V12 di 3 litri da 300 CV e 280 km/orari di velocità massima. La seconda è la moderna 612 Scaglietti del 2004 che il presidente della Ferrari Luca Montezemolo ha voluto dedicare alla maestria del carrozziere modenese.
“E’ un giorno triste oggi per tutta la Ferrari è scomparso un amico, un compagno di viaggio un uomo che ha legato il suo nome per sempre a quello del Cavallino Rampante. Sergio Scaglietti lascia al mondo l’eredità di un artista che ha modellato con il suo talento e il suo lavoro alcuni dei più importanti modelli della nostra storia. A chi come me ha avuto la fortuna di conoscerlo lascia anche il ricordo di uomo schietto, onesto con una dedizione completa al suo lavoro. Ci mancherà”. Così Montezemolo ha commentato la scomparsa di Scaglietti.
“Era uno dei pochi veri amici che aveva mio padre – ha detto di lui Piero Ferrari – Era accanto a me con Marco Piccinini anche il giorno in cui mio padre morì e restò con me a vegliarlo tutta la notte fino al momento dei funerali. Gli volevo bene è stata una presenza importante nella mia vita, il mondo è più povero senza Sergio”.