Con l’arrivo dei nuovi regolamenti, il Mondiale Endurance conterà sulla presenza di Scuderia Cameron Glickenhaus. Ecco i primi dettagli della futura biposto.
La nuova categoria “regina” del WEC-World Endurance Championship – annunciata ufficialmente dai vertici della Commissione Endurance della FIA al venerdì precedente la 24 Ore di Le Mans ed attesa al via della stagione agonistica 2020-2021 – conta su un terzo concorrente: si tratta del dinamico team statunitense Scuderia Cameron Glickenhaus, che conferma alcune anticipazioni dell’estate 2018 puntando i riflettori sulla “hypercar” SCG 007 quale vettura scelta dall’équipe newyorkese fondata da James Glickenhaus per schierarsi nella massima serie iridata Endurance.
Per un “vernissage” definitivo della nuova SCG 007 occorrerà attendere più avanti; al momento, in ogni caso, la novità chiamata ad infoltire le fila della classe “Hypercar” nel WEC 2020-2021 è, in queste ore, protagonista di un’anteprima che ne mette in evidenza le linee e la livrea definitive. Insieme alla “prima visione” della nuova coupé americana, James Glickenhaus, noto collezionista di vetture da corsa storiche, non nasconde l’ambizione di vincere alla 24 Ore di Le Mans: se ciò dovesse avvenire, si tratterebbe di un evento epocale in quanto la bandiera “a stelle e strisce” tornerebbe ad issarsi sulla maratona della Sarthe dopo più di mezzo secolo. Decisamente ambizioso (per quanto esso sia espressamente richiesto dai nuovi regolamenti) l’impegno richiesto a Scuderia Cameron Glickenhaus per poter essere ammessa al “nuovo” WEC: la imminente SCG 007 verrà allineata in pista in due esemplari ufficiali ed in una configurazione-clienti. Per l’omologazione, non meno di 20 unità stradali dovranno essere allestite.
Corpo vettura: personale, come sempre
Fedelmente alla propria immagine “neo-rétro” tipica della produzione Glickenhaus, gli elementi di maggiore rilievo nell’impostazione del corpo vettura mettono in evidenza forme in parte ispirate al passato. Ne sono testimonianza, ad esempio, la colorazione in rosso con “musetto” grigio chiaro (che ricorda la livrea delle Alfa Romeo 33 Sport Prototipo dal 1971 in poi), il disegno dei cerchi ed il particolare disegno “di coda”, che sembra ricordare alcune delle “specialissime” allestite per Alfa Romeo negli anni 50 (le BAT-Berlinetta Aerodinamica Tecnica sviluppate in tre serie successive – BAT 5 del 1953, BAT 7 del 1954 e BAT 9 del 1955 – in collaborazione con la Carrozzeria Bertone) e, in tempi più recenti, replicate dalla concept BAT 11, creata sempre dal Centro Stile Bertone su meccanica Alfa Romeo 8C Competizione ed esposta al Salone di Ginevra 2008.
Motore V6 biturbo: origine Alfa Romeo?
Bocche cucite relativamente all’impostazione meccatronica: secondo alcune indiscrezioni, la nuova SCG 007 dovrebbe essere equipaggiata con un’unità motrice termica da 3 litri, dall’architettura a 6 cilindri a V e sovralimentata mediante doppio turbocompressore, per una potenza di circa 650 CV, e collegata al retrotreno; ad essa, si abbinerebbe un motore elettrico (accreditato di una potenza nell’ordine di 650 CV) azionante l’avantreno. L’origine del V6 turbo non viene, al momento, indicata: si può pensare, considerati la scelta delle colorazioni esterne ed i primi dettagli meccatronici, ad una derivazione anch’essa Alfa Romeo.