In occasione del via alla produzione della nuova Fiat Panda a Pomigliano, John Elkann ha espresso il suo appoggio al piano industriale di Marchionne.
In occasione del via alla produzione della nuova Fiat Panda a Pomigliano, John Elkann ha espresso il suo appoggio al piano industriale di Marchionne.
A 24 ore dalla firma del contratto di lavoro unico per i dipendenti Fiat, John Elkann e Sergio Marchionne sono intervenuti allo stabilimento di Pomigliano d’Arco dove era atteso l’avvio della produzione della nuova Fiat Panda 2012.
Da parte dell’erede della famiglia Agnelli è arrivato il “pieno sostegno” alla politica industriale dell’amministratore delegato del gruppo Fiat-Chrysler, che sta riscuotendo successo – in termini economici e di popolarità – soprattutto negli Stati Uniti. “Con Marchionne – ha detto rivolgendosi alle maestranze – condividiamo l’obiettivo primario di far crescere tutto il gruppo Fiat”
Mentre all’interno dei cancelli si sollevavano gli applausi dei lavoratori, all’esterno cresceva la protesta di manifestanti aderenti alla Fiom, il sindacato che non ha firmato il nuovo contratto di lavoro con Fiat.
Sergio Marchionne ha invece voluto ricordare che con questo investimento da 7-800 milioni di euro “assicuriamo alla Fiat un futuro e offriamo garanzie ai dipendenti. La scelta di riportare la Panda in Italia, tuttavia, non è stata dettata da scelte economiche ma dal nostro senso di responsabilità”.
Il manager ha infatti fatto riferimento al fatto che il Lingotto e l’Italia sono sempre stati collegati a doppio filo, visto che l’azienda qui è nata ed è cresciuta. un accenno rassicurante, infine, alla difficile situazione economica del Paese: “Siamo a conoscenza che l’Italia è sotto gli occhi dell’Europa e del mondo. Ritengo che non sia solo compito della politica aiutare l’Italia a risollevarsi dal punto di vista finanziario ma sia anche un dovere delle grandi aziende come Fiat”.