F1 Gran Premio degli Stati Uniti: Hamilton conquista il sesto titolo

Francesco Parente
03 Novembre 2019
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In una gara in cui la Ferrari sparisce nuovamente rispolverando il peggio già visto, la Mercedes fa doppietta, con Bottas sul gradino più alto del podio e Hamilton Campione del Mondo.

Trends: Formula 1

Nel pezzo che state per leggere vi raccontiamo la cronaca di questa gara americana che oltre a celebrare la vittoria di Bottas e una doppietta Mercedes ha posto ai vertici della Formula1 Lewis Hamilton con i suoi sei titoli mondiali.

Il Gran Premio degli Stati Uniti partiva con un grande start di Bottas e Verstappen, ma ancora più grande è stato il via di Hamilton che dopo un giro si piazzava in terza posizione. Male invece Sebastian Vettel, che probabilmente a causa di problemi tecnici perdeva ben 5 posizioni in un solo giro, superato quindi da Hamilton, Leclerc, Norris e Ricciardo. Il tedesco si lamentava via radio di problemi di sottosterzo, mentre sempre in partenza Albon veniva tamponato dalla McLaren di Sainz (l’incidente poi veniva considerato “di gara”) e rientrava subito ai box per una foratura. Osservando i primi 6 giri notavamo come la Ferrari soffriva le performance rispetto agli avversari: Leclerc, quarto, era distante sei secondi da Hamilton, terzo, mentre Vettel non riusciva a sopravanzare Ricciardo e Norris, fino al colpo di scena del nono giro in cui Vettel usciva da una curva su 3 gomme perché la sua Ferrari rompeva una sospensione posteriore, che voleva dire ritiro per il tedesco della Rossa.

Al decimo giro Ricciardo superava Norris con una staccata bellissima, mentre Kvyat e Magnussen duellavano per l’undicesima posizione e Perez superava Giovinazzi, autore di una gara incolore rispetto al compagno finlandese. In pista però l’attenzione si spostava su Hamilton che era negli scarichi di Verstappen, che però al giro 14 rientrava ai box per tornare in pista con la gomma bianca ed il giro successivo veniva imitato anche da Bottas, che non perdeva tempo per passare Leclerc, ancora fuori con gomma gialla quasi finita e il monegasco poi si “offriva in pasto” anche a Verstappen. Hamilton restava in pista senza aver fatto ancora il pit stop e il suo muretto iniziava a considerare quale strategia applicare, ma guardando guidare il campione inglese si capiva che era al limite e che stava tirando tantissimo e probabilmente l’idea di Hamilton era quella di restare fuori il più possibile per montare le bianche e finire la gara senza rientrare mai. Intano la giornata sciagurata della Ferrari continuava con un problema al montaggio della gomma posteriore sinistra della monoposto di Leclerc durante il pit stop, durato quasi 8 secondi, in pista invece Bottas superava Hamilton prima del rientro dell’inglese, che poi si trovava in terza posizione dietro a Bottas e Verstappen distanziato dal primo di 17 secondi.

Al giro 30 la classifica vedeva in testa Bottas, seguito da Verstappen, Hamilton, Leclerc, Ricciardo, Norris, Sainz, Albon, Gasly, Raikkonen, Perez, Kvyat, Hulkenberg, Magnussen, Giovinazzi, Stroll, Grosjean, Russel e Kubica, che quattro giri più tardi interrompeva la sua gara per un problema tecnico. Al 35°giro Verstappen montava la gomma gialla e per lui si prefigurava una gara finale di attacco, stessa sorte per Bottas, così Hamilton si ritrovava primo con gomme dure già vissute e con le quali sapeva di dover arrivare fino alla fine, mentre dietro di lui Bottas, a 9 secondi, e Verstappen, a 13 secondi, iniziavano la “caccia” al pilota inglese. Vedendo i tempi dei due inseguitori, il finale di gara di Hamilton non era poi così tranquillo, così l’inglese iniziava ad aumentare il suo ritmo, ma allo stesso tempo si vedeva costretto a gestire le gomme e chiedeva al suo ingegnere: “chi ha fatto tanti giri con queste gomme?” e la risposta era “nessuno, crediamo nessuno, ma se vuoi abbiamo il piano B”….silenzio dalla monoposto.

A 10 giri dalla fine Bottas diminuiva il divario a 2 secondi e ordinava al suo ingegnere: “da questo momento non parlarmi più”, mentre Hamilton ingaggiava la difesa e sparava due super giri con una gomma dura e vecchia…strepitoso! La lotta iniziava al giro 51, Bottas lo affiancava ma Hamilton lo accompagnava fuori pista con garbo e decisione, ma Bottas lo riprendeva, intanto oVerstappen era a 3, 5 secondi dalla coppia Mercedes e arrivava forte come un treno ad alta velocità! Hamilton non voleva mollare la sua prima posizione ma Bottas ci riprovava e lo passava e l’inglese doveva così difendersi dall’arrivo di Verstappen, che arrivava di gran carriera chiedendo ad alta voce “datemi tutta la potenza!”. Finisce il Gran Premio degli Stati Uniti con la vittoria di Bottas, meritata, a seguirlo Hamilton, Campione del Mondo per la sesta volta, poi Verstappen, Leclerc, Albon, autore di una meravigliosa rimonta, Ricciardo, Norris, Sainz, Hulkenberg, Kvyat (questi i primi 10 in classifica).

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