Un censimento presentato dal ministro Patroni Griffi indica 10% di auto blu e 13% di auto grigie in meno sul 2010.
Un censimento presentato dal ministro Patroni Griffi indica 10% di auto blu e 13% di auto grigie in meno sul 2010.
Il numero di auto blu in circolazione è in calo. Ma, come avevamo evidenziato nei mesi scorsi, il Governo Monti deve ancora decidere un efficace programma di gestione del parco auto di rappresentanza e di servizio. Di più: occorre anche conoscere quali programmi sarebbero da attuare per le 800 fra auto blu e grigie che attualmente risultano inutilizzate.
E’ quanto emerso, oggi, dall’esposizione dei dati sulle auto blu resi noti dall’attuale responsabile della Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi. Secondo il censimento – elaborato da Formez Pa per il Dipartimento della Funzione pubblica – le auto blu in circolazione nel 2011 sono 10.634, vale a dire il 13% in meno rispetto al 2010.
Questo, riguardo alle vetture in dotazione ai vertici della pubblica amministrazione. Se si contano anche le “auto grigie”, cioè quelle che vengono utilizzate per motivi di servizio, il loro numero ammonta a 64524, ovvero il 10% in meno sul 2010.
Il documento presentato da Patroni Griffi evidenzia un risparmio complessivo di 300 milioni di euro all’anno (tenuto conto dell’attuazione dei programmi ministeriali posti in essere con il decreto legge 78 del 2010).
Va detto che le cifre espresse nel censimento non sono da considerarsi pienamente attendibili: al sondaggio, infatti, ha risposto il 90% delle pubbliche amministrazioni del nord Italia, l’80% circa di quelle del centro e poco più del 70% delle pubbliche amministrazioni del sud. Ci si potrebbe, dunque, attendere ancora qualche risultato un pelo più ottimista. O il contrario.
C’è poi lo scandalo delle 800 auto blu inutilizzate, che si assomma a una gestione ancora eccessivamente sbilanciata sulle auto di proprietà (79%), seguite dal noleggio senza conducente (19%); e all’età non certo giovane del 27% del parco auto: ben 16 mila auto blu, infatti, hanno più di 10 anni.
Un primo commento ai risultati del censimento arriva dal Codacons: “Quasi 65 mila auto di servizio sono troppe. Riteniamo che i tagli effettuati finora sulle auto di Stato in dotazione alla Pa siano ancora insufficienti”. Dati alla mano, il presidente Carlo Rienzi evidenzia come “In Italia circola un’auto blu ogni 937 abitanti”. Senza per forza volersi paragonare alla pur bistrattata Grecia – dove nei mesi scorsi è emerso che per ogni auto blu ci sono, a libro paga delle finanze statali, fino a 50 autisti – “Questa cifra rappresenta una esagerazione che si ripercuote sulle tasche dei cittadini”. “Non a caso – prosegue il numero uno del Codacons – a novembre 2011 il Tar del Lazio ha accolto un nostro ricorso. E’ stato ordinato al Governo di rivedere l’assegnazione di auto blu a Regioni, Province e Comuni”.
Una necessità di “operazione risparmio” che non trova impreparato il ministro Patroni Griffi: “L’obiettivo di minori spese – ha precisato – potrà essere raggiunto grazie a minori costi di personale, per 170 milioni di euro all’anno per la riconversione degli autisti e alla gestione delle auto della pubblica amministrazione. In più, 140 milioni di euro all’anno deriveranno dalla riduzione del 20% delle spese, per obbligo di legge, rispetto ai costi sostenuti nel 2009”. Tagli che, detta in soldoni, riguarderanno manutenzione, assicurazioni, carburante: il risparmio per gli Enti locali sarà di 400 milioni all’anno; per la pubblica amministrazione centrale ammonterà a 40 milioni all’anno.