John Elkann ha assicurato che i preparativi del “matrimonio” tra FCA e PSA stanno procedendo senza intoppi nonostante la denuncia presentata da GM.
La strada che porterà alla fusione tra il Gruppo FCA e PSA sembra sempre più corta ed in discesa come sottolineato dal Presidente di Fiat-Chrysler, John Elkann. Quest’ultimo ha infatti annunciato ufficialmente che il memorandum d’Intesa tra i due colossi automotive sarà siglato entro la fine di quest’anno.
Dopo l’accordo preliminare raggiunto alla fine di ottobre, FCA e PSA si preparano quindi a firmarne uno vincolante entro la fine del 2019 secondo quando dichiarato da Elkann nel corso di una conferenza stampa tenutasi prima di un evento della Exor, la holding della famiglia Agnelli che controlla tra le altre cose anche il Gruppo italo-americano. Questo annuncio getta acqua sul fuoco sui giorni di tensione scaturiti dalla denuncia portata avanti dalla General Motors legata a presunte tangenti pagate al sindacato americano dell’auto, ai tempi di Sergio Marchionne.
Secondo Elkann, la Causa intentata da GM non rappresenta e non rappresenterà né una fonte di preoccupazione e né tantomeno un ostacolo per il “matrimonio” tra gli italo-americani e i francesi. “La causa verrà trattata nei luoghi adeguati. Risulta priva di fondamento e come tale non ci preoccupa – queste le parole di Elkann pronunciate nel corso della conferenza stampa dove ha inoltre aggiunto – Personalmente mi dispiace che si facciano accuse false a una persona che ha fatto tanto come Sergio Marchionne che non è qui per difendersi”.
In questa vicenda, General Motors si è infatti accanita in particolar modo contro Marchionne, definito in questo presunto scandalo tangenti: “una figura centrale nella concezione, esecuzione e nella promozione di un’attività fraudolenta”. Il Presidente di Fiat-Chrysler ha inoltre rassicurato che l’impegno di Exor nel nuovo Gruppo sarà forte e determinante, smentendo così le voci che parlavano di una eventuale volontà della famiglia Agnelli di uscire dal settore auto. Secondo le parole di Elkann, la holding della famiglia Agnelli dovrebbe passare dall’attuale 29% del capitale di FCA al 14% del futuro colosso europeo dell’automotive.
In questa inedita realtà industriale, gli altri soci rilevanti saranno il governo francese, i cinesi di Dongfeng e gli eredi Peugeot, tutti forti di un 6% a testa. Di conseguenza, secondo Elkann, il peso azionario di Exor nella nuova realtà nata dalla fusione tra FCA e PSA “sarà quello di un azionista di riferimento”, sottolineando così il rafforzamento dell’impegno di Fiat Chrysler nel settore auto rispetto a dieci anni fa.