Dopo la maxi sanatoria dedicata al bollo auto arrivano nuove contromisure per contrastare gli evasori della tassa di possesso.
Il Governo ha deciso di dare battaglia ai cosiddetti furbetti del bollo auto, ovvero a tutte quelle persone che tentano di evadere la tassa di proprietà dei veicoli, con degli astuti, quanto illegali trucchetti. Presto dovrebbero approdare alla Camera dei Deputati due emendamenti al decreto fiscale collegato alla manovra per contrastare il fenomeno della “piccola evasione”. Come accennato in precedenza, lo scopo di questi due emendamenti è quello di stanare gli evasori del bollo e le imprese e attività commerciali che aprono e chiudono in poco tempo per evitare di versare nelle casse dello Stato le tasse dovute.
Secondo quanto riportato dal Sole24Ore, lo scopo di questa misura che attualmente risulta ancora in fase di studio è quella di realizzare un’apposita banca dati accessibile alle Regioni, in modo che queste ultime possano incrociare le informazioni sugli eventuali pagamenti del bollo auto con i dati estrapolati dagli archivi del PRA (Pubblico registro automobilistico). Una volta scovate eventuali discrepanze tra le informazioni raccolte, sarà possibile segnalare chi evade la tassa di possesso. Secondo le stime del Mef, sarebbe di circa 45 miliardi di euro la perdita economica derivata da questo tipo di evasione. Se questa nuova contromisura dovesse diventare presto realtà, tutti i furbi che evadono appositamente il pagamento del bollo auto avrebbero i minuti contati.
La notizia dei futuri controlli che si prospettano decisamente più rigidi rispetto a quelli del passato arriva dopo la recente sanatoria conosciuta come “decreto strappa cartelle” che ha permesso cancellare tutti i debiti per la tassa automobilistica a chi non aveva effettuato i pagamenti nel periodo compreso tra il 2000 e il 2010, fino a un importo massimo di 1.000 euro. Questo repentino cambio di rotta si spiega con il recente cambio di Governo passato dalla coalizione cosiddetta gialle-verde (Movimento 5 Stelle – Lega) a quella giallo-rossa (PD e M5S) che potrebbe scatenare più di qualche “mal di pancia” tra gli automobilisti italiani.
Ricordiamo che per verificare la scadenza del bollo auto, ovvero per controllare si è già versata la tassa di proprietà dei veicoli basta effettuare un semplice e rapido controllo collegandosi sul sito ufficiale dell’ACI o dell’agenzia dell’entrate – a seconda della regione di residenza – inserendo alcuni dati tra cui la targa del proprio veicolo. Inoltre è possibile pagare la tassa on-line, ma anche presso le ricevitorie abilitate e presso gli uffici dell’ACI.