Lo spagnolo non si aspetta condizioni favorevoli, ma ha fiducia nella squadra.
Lo spagnolo non si aspetta condizioni favorevoli, ma ha fiducia nella squadra.
La trasferta in Cina non è stata delle più edificanti per Fernando Alonso, rimasto imbottigliato nel traffico mentre i primi accumulavano un distacco incolmabile, e la prossima gara, in Bahrain, si annuncia altrettanto insidiosa perché non c’è stato il tempo materiale per apportare modifiche di rilievo alla sua monoposto.
“So perfettamente che ci aspetta un altro weekend difficile a Sakhir, e non potrebbe essere altrimenti, sia per le caratteristiche del circuito sia perché la vettura sarà la stessa che abbiamo avuto a Shanghai”. Parole chiare, mirate a non illudere i tifosi che attendono da tempo una “rossa” competitiva. Ma Fernando, da buon capitano, oltre alle critiche, trova parole utili per la squadra e non perde le speranze.
“Questo weekend cercheremo di fare del nostro meglio e spero di poter fare una corsa un pò meno nel traffico rispetto a quella di domenica scorsa. E’ stato decisamente frustrante non poter fare praticamente nemmeno un giro con la pista libera perché il ritmo, soprattutto in alcune fasi, non era affatto male. Però, quando mi sono ritrovato dietro Hamilton dopo l’ultima sosta, lui aveva lo spunto in velocità per passare gli altri mentre io dovevo fare i salti mortali per passarli in punti molto più difficili di quel lunghissimo rettilineo salvo poi avere anche poche speranze di difendermi quando gli altri utilizzavano il DRS, com’è accaduto con Maldonado: lo avevo superato ma poi lui mi è ripassato davanti proprio alla staccata della curva 14. Voglio fare i complimenti ai ragazzi del pit-stop: anche in Cina sono stati i più veloci e devo dire che fare per due volte, una con me e una con Felipe, 2″6 allo spegnimento del semaforo verde è davvero un gran tempo!”
Staremo a vedere, ma ci vorranno le gare europee per capire se la Ferrari sarà competitiva per il resto della stagione o se le toccherà accontentarsi delle posizioni di rincalzo come nel 2011.