In un Gran Premio del Bahrain blindato, il campione del mondo Vettel torna a vincere per la prima volta in questa stagione.
In un Gran Premio del Bahrain blindato, il campione del mondo Vettel torna a vincere per la prima volta in questa stagione.
I piloti avrebbero fatto a meno di andarci con quella situazione politica accesa nella capitale Manama. Ma la macchina infernale del Circus non ha saputo rinunciare alla trasferta e così, con il circuito blindato, si è corsa una gara senza spettacolo, della quale anche noi potevamo fare a meno di assistere.
Inquadrature con campi lunghi, evitando accuratamente di riprendere le tribune desolatamente vuote. Solo nella torre eburnea degli sceicchi si è vista un po’ di nobiltà locale: per il resto tutto attorno sabbia e cammelli.
E così, mentre fuori dal circuito infuriava la protesta degli sciti, gli appassionati della Formula 1 assistevano al ritorno implacabile di Sebastian Vettel, che centrava il primo successo stagionale in F1 che gli dava anche il miglior punteggio nel mondiale con 53 punti. Un podio abbastanza insolito, dove mancavano le McLaren. Al loro posto due incredibili Lotus, quelle di Raikkonen e Grosjean, che si sono dimostrate estremamente competitive.
Su un circuito dove il buon utilizzo delle gomme avrebbe dato il miglior risultato sono ancora mancate le Ferrari. Alonso ha dovuto accontentarsi del settimo posto, Massa che era sempre andato bene qui a Sakhir si è classificato nono, almeno conquistando i primi punti iridati per la Ferrari.
La gara dicevamo non è stata certo esaltante. Vettel che partiva dalla pole, è scattato al comando e questa volta ha trovato come avversario il redivivo Raikkonen che partito dalla sesta fila con l’undicesimo tempo ha usato al meglio un treno intatto di gomme morbide che gli sono servite per andare a insidiare il leader della gara. E se non avesse commesso un piccolo errore nelle prime fasi della gara, chissà…
Al quarto posto, dopo l’altra Lotus del sorprendente Grosjean, si è piazzato Mark Webber con la seconda Red Bull davanti al vincitore della Cina Nico Rosberg, che ha dovuto battagliare sino alla fine con un coriaceo Paul Di Resta riuscendo a sopravanzarlo solo alla fine grazie a gomme più fresche, con una strategia di tre pit stop contro i due del pilota della Force India.
Nel finale a sua volta Di Resta è stato capace di resistere agli attacchi di Alonso, precedendolo sul traguardo di soli due decimi, ottavo Lewis Hamilton, nono Massa. Con un buon decimo posto si è classificato Michael Schumacher che era partito dalla 22° posizione perché penalizzato in qualifica da un problema all’alettone e poi retrocesso in griglia di cinque posizioni per aver sostituito il cambio. Non buona invece la prestazione di Jenson Button che partiva quarto con la sua McLaren che incappava subito in una partenza non buona e dopo aver recuperato fino al settimo posto è stato costretto a un pit stop a tre giri dalla fine della gara per la foratura di un pneumatico posteriore, ed è poi tornato ai box all’ultimo giro.
Ora la F.1 scappa in fretta dagli Emirati per arrivare ai primi di maggio al Mugello per una serie di prove. Importantissime per la Ferrari, che dovrà provare modifiche sostanziali da portare in pista per la prima prova europea che si correrà il 13 di maggio in Spagna.
Leopoldo Canetoli