Sottoposto ai crash test di EuroNCAP, il SUV tedesco ha ottenuto la massima valutazione. Solo qualche appunto sul grado di sicurezza offerto ai pedoni
Sottoposto ai crash test di EuroNCAP, il SUV tedesco ha ottenuto la massima valutazione. Solo qualche appunto sul grado di sicurezza offerto ai pedoni
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Massimo de voti per l’Audi Q5 nei crash test che EuroNCAP ha svolto sulla nuova SUV della Casa dei Quattro Anelli, che al termine delle prove ha riportato le cinque stelle, che significano il massimo grado di sicurezza. Anche se va detto che, nel caso della Q5, la sicurezza offerta ai pedoni in caso di urto frontale non è stata all’altezza di altre vetture precedentemente “testate” (ricordiamo la Honda Civic, che si dimostrò una vettura “sicura” anche in questo caso).
Per la Audi Q5, ad alzare la media è stato il grado di sicurezza offerto ai passeggeri, al conducente e ai bambini, commisurati in termini percentuali nel 92 per cento (passeggeri) e 84 per cento (bambini).
Al termine delle prove d’urto svolte (impatto frontale a 64 km/h, urto laterale da una vettura lanciata a 30 km/h, impatto laterale a 30 km/h contro un palo), il verdetto è stato il seguente: per i passeggeri adulti, nel caso di urto frontale, e nel quale i montanti del parabrezza hanno arretrato di 3 mm (risultato molto buono), gli airbag a gonfiaggio frazionato in base all’impatto e il tempo (e l’intensità) di bloccaggio delle cinture di sicurezza hanno assecondato piuttosto bene le forme del corpo dei passeggeri, bloccandoli in maniera “progressiva”.
In questo modo, i rischi di contraccolpo sono stati ridotti al minimo. A rischio di ferita il femore del conducente, a causa della repentina “caduta” del piantone di sterzo. Molto buono il livello di protezione offerto nel caso di urto laterale e nel caso di impatto contro il palo: i passeggeri non hanno subito il minimo danno.
Altrettanto elevato il grado di sicurezza per i bambini. I due “manichini” che simulano altrettanti piccoli passeggeri, rispettivamente di un anno e mezzo e 3 anni di età, e seduti nei dispositivi di protezione sistemati in direzione contraria al senso di marcia, non hanno riportato alcun “segno” dall’urto frontale e dall’impatto laterale.
Le teste hanno subito un minimo contraccolpo (ma che non causa alcun danno): merito degli efficaci poggiatesta. La possibilità di disattivare l’airbag del passeggero anteriore permette, dunque, di trasportare i bambini “contro marcia”. Un piccolo appunto, in questo caso, è arrivato dalla non sufficiente chiarezza di informazioni date al conducente sullo stato degli airbag.
Non elevato il grado di sicurezza per i pedoni in caso di urto a basse velocità. In particolare, il cofano della vettura ha rischiato di essere colpito dalla testa di un pedone investito. Solo il paraurti si è mostrato efficace, offrendo un elevato grado di sicurezza e “alzando” la media di punteggio per i pedoni.
In conclusione, il grado di sicurezza della Audi Q5 è, nel complesso, elevato. Solo l’adozione di un dispositivo di sollevamento del cofano motore, nel caso di urto con un pedone, potrebbe rendere ancora migliore la sicurezza offerta dal SUV della Audi.