Studio Nomisma Energia dimostra la stretta correlazione tra prezzo del petrolio e andamento del prezzo della benzina, che si prevede in calo.
Studio Nomisma Energia dimostra la stretta correlazione tra prezzo del petrolio e andamento del prezzo della benzina, che si prevede in calo.
Il prezzo della benzina potrebbe presto scendere di circa 20 centesimi al litro. Dopo i record delle scorse settimane, che avevano avvicinato il prezzo della verde ai 2 euro, con l’arrivo dell’estate e delle vacanze il carburante dovrebbe tornare a livelli “accettabili”.
A render nota questa notizia che farà piacere ai milioni di automobilisti è Nomisma Energia, che ha effettuato uno studio dal titolo “Esiste una doppia velocità sui prezzi dei carburanti in Italia?, commissionato da Unione petrolifera, Adusbef e Federconsumatori. Posto che si ritiene che il prezzo del barile di petrolio potrebbe presto scendere sotto i 90 dollari – facendo calare anche la tariffa alla pompa – la società di ricerca ha precisato che quanto si paga dal distributore in Italia è strettamente correlato con l’andamento delle quotazioni. In altre parole: non c’è una doppia velocità dei prezzi, come magari molti utenti percepiscono.
In pratica, da più parti si ritiene che le tariffe per i consumatori crescano più velocemente di quanto accade per l’oro nero e che si abbassino più lentamente quando il greggio scende.
A mettere fine alle polemiche pensa i presidente di Nomisma, Davide Tabarelli, che nel presentare lo studio ha affermato che “La cosiddetta doppia velocità è solo una percezione degli automobilisti, visto che le nostre analisi mostrano che non è così. Il punto è che le quotazioni del petrolio sono molto variabili e sono influenzati da 1000 fattori. Tuttavia ritengo che nelle prossime settimane assisteremo a una riduzione del prezzo della benzina e del gasolio, anche grazie alla momentanea debolezza del Dollaro“.