Autostrade, stop ad aumenti dei pedaggi su quasi tutta la rete

Francesco Donnici
03 Gennaio 2020
ESODO DA BOLLINO NERO, CASELLANTI IN SCIOPERO

Il Ministero dei Trasporti conferma il blocco delle tariffe sul 95% della rete autostradale italiana.

Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha ufficialmente comunicato che il decreto milleproroghe ha rinviato gli aumenti tariffari per il 95% della rete autostradale italiana, previsti a partire dal 1° gennaio 2020. Le eccezioni risultano poche e tra queste segnaliamo la Pedemontana e la Brebemi entrambe in Lombardia.

Aumenti bloccati

Il periodo regolatorio per le concessionarie risulta giunto a scadenza, come sottolinea la nota ufficiale diffusa dal ministero dei Trasporti:”Il termine per l’adeguamento delle tariffe autostradali relative all’anno 2020 è differito sino alla definizione del procedimento di aggiornamento dei piani economici finanziari predisposti in conformità alle delibere adottate dall’Autorità di regolazione dei trasporti.”

Le società autostradali interessate sono: Rav, Sat, Strada dei Parchi, Satap (A4), Milano Serravalle, Brescia Padova, Autostrade per l’Italia, Asti-Cuneo, Salt (Autocamionale della Cisa), Autostrada dei fiori (tronco A10), Autostrada dei Fiori (tronco A6), Salt (tronco ligure toscano), Sav, Sitaf, Tangenziale di Napoli e Cas.

Anche le società che vantano un contratto di concessione scaduto non hanno visto aumentare i prezzi dei pedaggi e tra queste ultime troviamo:” Ativa, Autostrada del Brennero, Autostrade meridionali, Autovie venete e Satap (A21)”.

Bloccati gli aumenti relativi agli scorsi anni per: “Autostrade per l’Italia, Milano Serravalle e Autostrade dei Parchi”. Per quest’ultima inoltre la decisione è stata estesa fino al 31 ottobre 2021 “in virtù delle disposizioni urgenti per l’accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici”. I tratti autostradali della A24 e della A25 continueranno quindi ad applicare per altri 10 mesi le tariffe che risultano inalterate dal 31 dicembre 2017 a causa dei terremoti che più di tre anni fa hanno letteralmente devastato il centro Italia.

Quando scattano gli aumenti e per chi

A questo punto le autostrade italiane che hanno avuto il via libera dal Ministero per l’aumento dei pedaggi risultano decisamente pochi e tra queste segnaliamo: “la Cav (aumento pari all’1,20%) che si occupa di gestire il Passante e la Tangenziale di Mestre, l’Autovia Padana (+4,88%), che gestisce l’A21 nel tratto tra Brescia e Piacenza e le già citate Bre.Be.Mi. (+3,79%) e Pedemontana Lombarda (+0,80%).

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