Renault conferma le difficoltà degli ultimi mesi chiudendo il 2019 con un bilancio in rosso che non si vedeva dal 2009.
Non è certo un periodo brillante per Renault. La casa francese, reduce dalla mancata fusione con FCA e ancora in cerca di un nuovo assetto dirigenziale dopo gli scandali che hanno travolto l’ex capo Carlos Ghosn e il cambio al vertice con l’uscita di Thierry Bollorè a favore di Luca De Meo, torna sotto i riflettori per aver chiuso il 2019 con un bilancio in rosso.
Renault in rosso dopo dieci anni
I dati pubblicati da Renault evidenziano una perdita di 141 milioni nell’anno passato, con un andamento che non si prevede positivo nemmeno per il 2020. Per la Regie si tratta del primo rosso di bilancio dal 2009.
Il gruppo francese sembra aver pagato oltremodo la contrazione del mercato globale subendo un calo del margine operativo di circa un miliardo, con un valore attestatosi a 2,66 miliardi. I ricavi sono calati del 3,3% rispetto al 2018 arrivando a 55,5 miliardi, mentre i dividendi degli azionisti si annunciano in calo di due terzi a quota 1,10 euro per un’azione del valore di 3,55 euro.
Renault: secondo le stime in difficoltà anche nel 2020
Non vanno meglio nemmeno le stime per il 2020, con gli analisti che si attendono una redditività operativa delle vendite, che è stata al 4,8% nel 2019 rispetto al 6,3% dell’anno prima, ancora in calo, con valori che potrebbero oscillare tra il 3 e il 4%. Nel commentare i dati finanziari, l’amministratore delegato ad interim Clotilde Delbos ha spiegato che “La visibilità per il 2020 rimane limitata dalla volatilità attesa dei mercati, nonché dai possibili impatti del coronavirus”.
Quali che siano le ragioni delle difficoltà Renault, toccherà dal prossimo luglio a Luca De Meo risollevare le sorti della casa automobilistica francese. Il dirigente italiano è stato infatti chiamato a raccogliere l’eredità di Ghosn e Bolloré con l’obiettivo di attuare un piano di rilancio che consenta alla Regie di tornare forte e competitiva in un mercato globale sempre più difficile.