Uno studio dell’Eurosafe indica che fra i 0 e i 19 anni causa primaria dei decessi sono gli incidenti stradali
Uno studio dell’Eurosafe indica che fra i 0 e i 19 anni causa primaria dei decessi sono gli incidenti stradali
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Bambini vittime dell’imprudenza degli adulti, della incoscienza dei “grandi”, degli episodi di pirateria stradale. Bambini che, nella totalità dei casi, perdono la vita per colpa (o negligenza) da parte dei “grandi”.
Il “Child Safety Report Card 2009”, un rapporto dell’agenzia Eurosafe sulla sicurezza dei bambini in 24 Nazioni della UE, ha evidenziato che ogni giorno, in Europa, 25 bambini perdono la vita a causa di incidenti. In Italia, spiega il rapporto Eurosafe, gli incidenti rappresentano la prima causa dei decessi nella fascia di età compresa fra 0 e 19 anni.
A questo proposito, uno studio condotto dall’ASAPS (Associazione Amici e Sostenitori della Polizia Stradale) ha evidenziato, in questi giorni, come nei primi quattro mesi del 2009 sulle strade nazionali ci siano stati ben 42 incidenti che hanno coinvolto dei bambini. In questi, si sono purtroppo dovuti registrare 17 decessi e 40 feriti.
Cinque regioni italiane si contendono questo triste primato: Lombardia, Liguria, Lazio e Toscana, con 5 incidenti per ciascuna; seguono Emilia Romagna (4), Calabria (3), Puglia, Trentino – Alto Adige, Campania, Marche, Sicilia, Sardegna (2); Veneto, Friuli e Umbria (1).
E l’aspetto che più fa pensare è che, in proporzione, queste cifre siano già superiori a quelle del 2008. Nello scorso anno, infatti, l’Osservatorio dell’ASAPS aveva archiviato, su 83 indicenti stradali, la morte, a bordo di veicoli o come pedoni, di 53 bambini e adolescenti (fra i 5 e i 19 anni) e 57 feriti.
Al 30 Aprile scorso, i casi che hanno provocato la morte di bambini sono stati 10 nei quali i piccoli erano trasportati come passeggeri a bordo di veicoli (auto, moto, scooter, ciclomotori); sei sono stati travolti come pedoni e uno è stato investito mentre si trovava in sella alla sua bicicletta.
Nei 42 incidenti registrati nei primi 4 mesi di quest’anno, la maggior parte (27) sono avvenuti all’interno delle aree urbane, in 6 casi gli impatti sono avvenuti sulle strade statali e provinciali, 5 sono stati gli incidenti accaduti in autostrada. Per i 4 restanti non è stato possibile risalire alla tipologia della strada.
Riguardo all‘età delle vittime, il maggior numero si è registrato nella fascia più tenera (fra 0 e 5 anni, con 9 vittime); in tre casi i bambini avevano una età compresa fra 6 e 10 anni. In 5 casi, l’età delle vittime era compresa fra gli 11 e i 13 anni.
Un dato ancora più drammatico riguarda le condizioni nelle quali si trovava il il conducente di uno dei veicoli coinvolti negli incidenti che hanno provocato la morte di bambini: in 6 episodi, uno degli automobilisti coinvolti si trovava in stato di ebbrezza: un dato che si commenta da solo, e che conferma (se ancora ce ne sia bisogno) la necessità di procedere a controlli ancora più rigorosi sulla guida dopo aver bevuto alcolici. Correlato a questi casi, anche il rilevamento di episodi di pirateria stradale, che hanno riguardato tre casi nei quali è stato coinvolto almeno un bambino.
L’agenzia Eurosafe, nel “Child Safety Report Card 2009”, fra le altre cose suggerisce che, per aumentare la prevenzione nel caso di incidenti stradali, venga vietato ai bambini fino a 13 anni di sedersi sul sedile anteriore.
Da parte nostra, e a un passo dall’estate e dai grandi “esodi” di Luglio e Agosto, auspichiamo che a livello europeo e nazionale non si abbassi la guardia sulla necessità di procedere a controlli più capillari sulle condizioni psico-fisiche dei conducenti e sul grado di sicurezza offerto dai veicoli e dai sistemi di protezione per i passeggeri più piccoli.