Dopo l’annullamento del Gp di Shanghai dall’Italia arrivano due interessanti candidature per sostituire la tappa cinese.
La stagione 2020 della Formula 1 è ormai alle porte: i team sono in pista per la seconda e ultima sessione di test in attesa del primo Gran Premio dell’anno che si svolgerà il prossimo 15 marzo a Melbourne, in Australia. Su tutto il Circus pesa però la minaccia del Coronavirus che ha già fatto saltare il Gran Premio della Cina e che potrebbe compromettere anche altre tappe del Mondiale se non addirittura l’intero campionato di quest’anno.
Proprio il Gran Premio d’Australia potrebbe essere tra quelli più a rischio, considerando le misure straordinarie intraprese dalle autorità per contenere una possibile diffusione dell’epidemia. Il Governo australiano ha infatti già imposto limitazioni, e blocchi degli accessi alle frontiere che con il tempo potrebbero diventare sempre più restrittive, rendendo di fatto impossibile lo svolgimento della manifestazione sportiva nel Paese dei canguri. Anche la seconda e terza tappa, che dovrebbero svolgersi rispettivamente in Bahrein (22 marzo) e Vietnam, (5 aprile) potrebbero saltare, considerando la situazione per nulla stabile ed in costante sviluppo.
Per quanto riguarda invece la quarta tappa in Cina, già ufficialmente cancellata, o meglio lasciata “in sospeso”, stanno man mano arrivando candidature provenienti da altri Paesi che vorrebbero subentrare all’appuntamento del 19 aprile lasciato ormai vuoto dalla tappa del GP di Shanghai. Sia Imola che il Mugello hanno paventato alla FIA il loro rispettivo interesse ad entrare nel Campionato di F1 come sostitute.
Per il momento si tratta però solo di ipotesi, considerando che per sostituire un GP come quello della Cina bisognerebbe investire un bel po’ di denaro, anche se in una situazione di emergenza come questa che stiamo vivendo si potrebbe trovare un accordo economico che accontenti tutte le parti in causa. Per il momento, i vari team di F1 impegnati nel Campionato stanno evitando di interferire sull’argomento, probabilmente in attesa che il quadro della situazione diventi più chiaro.