Il Governo sospende, fino al prossimo 3 aprile, i termini di notifica delle multe, di pagamento delle sanzioni e di presentazione dei ricorsi.
Le misure restrittive decise dal Governo per il contrasto all’emergenza coronavirus riguardano, ovviamente, milioni di automobilisti. Proroghe di validità per le patenti di guida, raddoppio del periodo di copertura assicurativa per le polizze Rc Auto in scadenza, differimento di revisioni periodiche e collaudi e dell’effettuazione degli esami di teoria per il conseguimento della patente sono alcuni dei provvedimenti ribaditi dal decreto “Cura Italia” (DL n. 18 del 17 marzo 2020).
E c’è un’ulteriore disposizione che interessa automobilisti, motociclisti ed autotrasportatori: si tratta, nella fattispecie, di multe e ricorsi, per i quali si estende all’intero territorio nazionale, e fino al 3 aprile, la sospensione dei termini di notificazione dei verbali e di pagamento delle multe inizialmente prevista per i Comuni della Lombardia e del Veneto istituiti come “Zona rossa” nel Dpcm del 1 marzo 2020 (Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione d’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranuova dei Passerini e Vo’).
Nel dettaglio, una circolare emanata dal Ministero dell’Interno lo scorso 13 marzo 2020 indica che, testualmente, “Sono da intendersi sospesi i termini di notificazione dei processi verbali al Codice della Strada e leggi collegate, di esecuzione del pagamento in misura ridotta, di svolgimento di attività difensiva e per la presentazione dei ricorsi giurisdizionali, a decorrere dalla data del 10 marzo 2020 e fino al 3 aprile 2020”.
Cosa cambia
In buona sostanza, dallo scorso 10 marzo e fino al prossimo 3 aprile 2020 (data-limite indicata dal Dpcm “Io resto a casa” del 9 marzo 2020: staremo a vedere nell’immediato se le misure governativo di contenimento all’emergenza da Covid-19 verranno ulteriormente prorogate) in tutta Italia vengono sospesi:
- i 90 giorni di notifica delle multe
- i termini di 60 giorni per il pagamento delle multe
- i 30 giorni utili alla presentazione di eventuali ricorsi al Giudice di pace.
Si riprende il 4 aprile
Quanto esposto viene applicato entro gli attuali limiti temporali del Dpcm “Io resto a casa” e dalle misure di sostegno a famiglie ed imprese contenute nel decreto “Cura Italia”. Il 4 aprile, se nel frattempo nuove disposizioni ancora più severe non verranno applicate, tutte le sospensioni alle notifiche, ai pagamenti ed alle presentazioni di ricorsi riprenderanno regolarmente.