Una norma del Codice della Strada prevede l’adeguamento automatico delle multe al costo della vita. Da gennaio, quindi, sanzioni più care.
Una norma del Codice della Strada prevede l’adeguamento automatico delle multe al costo della vita. Da gennaio, quindi, sanzioni più care.
Multe più care dal primo gennaio: è questa la novità che nel 2013 riguarderà gli automobilisti italiani, il tutto per via di un meccanismo automatico previsto nel Codice della Strada che porterà a un inasprimento delle sanzioni pecuniarie per chi commette un’infrazione mentre è alla guida.
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Una norma presente nell’ultimo aggiornamento del Codice della Strada prevede infatti un adeguamento automatico dell’importo delle sanzioni ogni due anni, basando l’aumento sull’indice Istat dei prezzi al consumo.
Alla base c’è quindi la volontà del Legislatore di adeguare periodicamente il valore delle multe al costo della vita, prendendo così come punto di partenza il cosiddetto Foi, ovvero l’indice che proprio a dicembre è aumentato del 5,7%.
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Grazie a questo meccanismo, dal primo gennaio commettere un’infrazione costerà un po’ di più a chi si troverà a guidare in Italia. L’uso del telefonino al volante, ad esempio, passerà da 152 a 161 euro, mentre passare con il semaforo rosso comporterà un’ammenda massima di 163 euro (finora è stata di 154 euro).
Aumenti rispettivi di 2 e 4 euro per la violazione del divieto di sosta, che adesso arriverà a 41 euro, e per il mancato allacciamento delle cinture di sicurezza (80 euro), mentre il superamento dei limiti di velocità potrebbe comportare una sanzione massima di 168 euro.
Si sono dette contrarie le associazioni dei consumatori, con il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, che ha criticato il fatto di voler dare addosso ai consumatori in maniera definita “eccessiva”. L’associazione ha chiesto inoltre di bloccare ogni aumento per i prossimi tre anni, comprese le tariffe dei servizi primari, il canone Rai e i pedaggi autostradali.
E critiche sono arrivate anche dall’ACI, che per voce del presidente Angelo Sticchi Damiani ha sottolineato come già nell’ultimo anno ci sia stato un calo nell’utilizzo dell’automobile, ritenendo ingiusto questa sorta di “accanimento” verso l’automobilista. Per l’ASAPS-Associazione Amici della Polizia Stradale, invece, c’è il rischio che un eccessivo inasprimento delle sanzioni possa portare a far aumentare l’evasione.