A Silverstone Sebastian Vettel si invola e vince con largo margine davanti al compagno Webber. Difficoltà per Button, meglio le Ferrari
A Silverstone Sebastian Vettel si invola e vince con largo margine davanti al compagno Webber. Difficoltà per Button, meglio le Ferrari
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La miglior “promessa” si conferma in uno dei GP più prestigiosi del campionato. Sebastian Vettel trionfa a Silverstone nel GP di Gran Bretagna mettendo a segno il secondo successo stagionale dopo quello di Shanghai. Il pilota tedesco ha dominato la gara inglese dall’inizio alla fine e ha festeggiato sul podio con il suo compagno di scuderia Mark Webber, secondo al traguardo. La Red Bull così infila questa doppietta a riprova dell’efficienza della monoposto disegnata da Adrian Newey.
Il team austriaco fa il pieno di punti in un weekend perfetto, cominciato con la prestazione nelle prove libere, proseguito con la pole e terminato con l’arrivo in parata sullo storico tracciato. Il circus della F.1, tormentato dalle polemiche tra squadre e federazione, può consolarsi almeno in parte: non c’è solo la Brawn GP ma anche la Red Bull che pretende i suoi risultati, anche se il titolo iridato è già stato assegnato.
La prestazione del giovane tedesco, che ora ha 39 punti, è un campanello d’allarme per Jenson Button. L’inglese, che guida ancora la classifica con 64 punti, deve a fare i conti con la prima domenica difficile della stagione e davanti al proprio pubblico deve accontentarsi di un modesto sesto posto. A tenere alto il nome del team, che guida la classifica costruttori con 105 punti, ci ha pensato Rubens Barrichello che non ha commesso nessun errore nella giornata finendo in terza posizione.
In lieve crescita anche i ferraristi, che però partivano con l’handicap delle deludenti qualifiche. Un ottimo Felipe Massa, capace di risalire dall’11ma posizione e un convincente Kimi Raikkonen al via sfruttano i cavalli supplementari messi a disposizione dal Kers e chiudono la giornata al quarto e all’ottavo posto.
I punti sono pochi, ma almeno l’affidabilità sembra essere tornata. Come tutti sanno non c’è il Kers sulla Red Bull, ma la creatura progettata da Adrian Newey è perfetta dal primo all’ultimo dei 60 giri. Al semaforo verde, Vettel difende la pole position e vola via. Il tedeschino ha tra l’altro la macchina più pesante ma fa segnare tempi record a ripetizione fino allo strepitoso 1’20″735 del 160° passaggio. La Red Bull guadagna 1″ al giro rispetto agli inseguitori e dopo poche tornate la fuga è irrecuperabile.
Button arranca nel GP di casa
L’attenzione si sposta quindi sulle posizioni di rincalzo. I tifosi di Silverstone, che hanno già dimenticato l’idolo della McLaren, continuano a incitare la Brawn GP di Button, costretto a fare i conti con il primo weekend difficile della stagione. Il leader del Mondiale è impantanato ai margini della zona punti, alle spalle delle Ferrari.
Vettel evade la pratica del primo pit-stop implacabile e prosegue la sua marcia solitaria. La Red Bull è perfetta e i meccanici, ai box, sono all’altezza della monoposto: Webber, dopo rifornimento e cambio gomme, torna in pista davanti a Barrichello e si comincia a pensare a una doppietta.
La gara scivola via senza colpi di scena nelle zone alte della classifica. Unico brivido il sorpasso che il campione del mondo Lewis Hamilton mette a segno al 300mo giro ai danni di Fernando Alonso che però qualche minuto dopo, grazie ad un errore del pilota inglese della McLaren-Mercedes si fa riprende la posizione. Ma è poca cosa, i due big stanno battendosi per la 16esima posizione…
E intanto, mentre la gara va in archivio senza sussulti, comincia il travaglio degli avvocati. Al Tribunale di Londa, da oggi, sul banco degli accusati gli otto teams della Fota considerati ribelli, mentre a Parigi si riunisce il Consiglio Mondiale, che potrebbe mettere in difficoltà il presidente della FIA Mosley. Speriamo bene…