Sul modello coreano, la verifica di positività al Covid-19 o di avvenuta guarigione è anche in modalità “drive thru”. Ecco, città per città, come e dove.
Una “sosta ai box” (sanitari) per velocizzare le operazioni di controllo – ha, dunque, anche valenza “logistica”: consente di monitorare le condizioni di operatori sanitari e persone “a rischio” senza pesare eccessivamente sui centri di esame collocati da settimane nei pressi delle strutture ospedaliere – ed incrementare lo spettro di azione sulle persone potenzialmente contagiate (e contagiose) e, di conseguenza, limitare ulteriormente la diffusione del coronavirus. Ecco, in estrema sintesi, le finalità del nuovo provvedimento dei tamponi rapidi in auto: un sistema “drive-thru”, già utilizzato in Corea, che sbarca in Italia. Per la precisione a Bologna, e dal Centro medico Santagostino, da dove il nuovo provvedimento del “tampone veloce” ha preso il via per essere recepito da altre Regioni italiane.
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La circolare del Ministero della Salute
Nello specifico, il documento che dà il via libera all’adozione del sistema “tampone drive-thru” consiste in una circolare, emanata dal Ministero della Salute ai vari dicasteri, agli Ordini delle professioni sanitarie, ad Enac, Trenitalia, Italo, Carabinieri, Confartigianato, Confcommercio, Anci, per la messa a punto dei “Test molecolari rapidi CE-IVD e/o EUA/FDA (Point of Care tests, POCT) basati sulla rilevazione dei geni virali direttamente nelle secrezioni respiratorie che permetterebbero di ottenere risultati in tempi brevi”. Le “prove sul campo” vengono effettuate, servendosi di laboratori mobili oppure mediante il prelievo di campioni dal finestrino del veicolo (“drive-in clinics”). Senza, dunque, far scendere il conducente o il passeggero. Sistemi che, secondo la Commissione Europea, permettono di ridurre il rischio di contagio al personale sanitario o ad altri pazienti. Le operazioni di prelievo si effettuano attraverso dei “kit” appositi – il Ministero della Salute ne ha omologato undici, pubblicati in un allegato alla circolare ministeriale – e secondo una serie di criteri di priorità.
Le persone più a rischio hanno la precedenza
La circolare individua, fra i soggetti e le categorie professionali che hanno diritto ad una “corsia preferenziale” nei controlli “drive-thru”, i “Casi clinici sintomatici e paucisintomatici ed i contatti a rischio familiari e/o residenziali sintomatici, focalizzando l’identificazione dei contatti a rischio nelle 48 ore precedenti all’inizio della sintomatologia del caso positivo o clinicamente sospetto così come indicato nella circolare n. 9774 del 20/03/2020”.
- Operatori sanitari e assimilati a maggiore rischio (compreso il personale dei servizi di soccorso ed emergenza, il personale ausiliario e i tecnici verificatori), “Sulla base di una sua definizione operata dalle aziende sanitarie, tenute ad effettuarla quali datori di lavoro”
- Pazienti ospedalizzati con infezione acuta respiratoria grave (SARI)
- Tutti i casi di infezione respiratoria acuta ospedalizzati o ricoverati nelle residenze sanitarie assistenziali e nelle altre strutture di lunga degenza
- Persone a rischio di sviluppare una forma severa della malattia e soggetti fragili, come persone anziane affette da malattie polmonari, tumori, malattie cerebrovascolari, insufficienza cardiaca, patologie renali, patologie 5 epatiche, ipertensione, diabete e immunosoppressione con segni di malattia acuta respiratoria, che possono richiedere ospedalizzazione e cure ad alta intensità per Covid-19
- Primi individui sintomatici all’interno di comunità chiuse “Per identificare rapidamente i focolai e garantire misure di contenimento. Se la capacità di esecuzione dei test è limitata, tutti gli altri individui che presentano sintomi possono essere considerati casi probabili e isolati senza test supplementari”.
- Nelle aree in cui gli episodi di contagio da coronavirus siano limitati, “Se si dispone di risorse sufficienti, effettuare test diagnostici in tutti i pazienti con infezione respiratoria”.
Roma: i tamponi a Santa Maria della Pietà
Nella Capitale, i test “drive-thru” vengono effettuati nel complesso di Santa Maria della Pietà (ex manicomio): la chiamata è a cura del SISP-Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, che – in base alle segnalazioni ricevute ed in seguito a una prima valutazione telefonica – invita il cittadino a sottoporsi al “tampone rapido” senza uscire dalla propria auto. Per contattare il SISP, ci sono quattro linee telefoniche ad hoc: 06-33062738 e 06-33064748 (dal lunedì al venerdì, dalle 9,30 alle 19); e 06-33062847 e 06-33062707 (dal lunedì alla domenica, dalle 9,30 alle 19).
Milano: gli “esami-fast” a Cinisello Balsamo
Nell’area metropolitana milanese, il servizio di test drive-thru ha preso il via, dopo una prima sperimentazione, nell’area dell’Ospedale Bassini di Cinisello Balsamo: ne beneficiano il personale dipendente dell’Azienda sociosanitaria ASST Nord Milano cui viene richiesto un secondo tampone dopo il periodo di quarantena presso il proprio domicilio, ed i pazienti dimessi dai Pronto soccorso o dai reparti, dopo essere stati ricoverati presso gli ospedali di Cinisello Balsamo e di Sesto San Giovanni. I pazienti in quarantena sono quindi autorizzati, dalla Asl, a poter uscire di casa, esclusivamente per dirigersi verso la zona di prelievo. Ovviamente, in questo caso l’autodichiarazione deve contenere l’indicazione della necessità di essersi spostati dalla propria abitazione per disposizione dell’Autorità sanitaria.
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Genova: laboratori mobili alla Fiera del Mare
Nel capoluogo ligure, i tamponi “drive-thru” hanno preso il via, presso il Padiglione Jean Nouvel del quartiere fieristico: gli esami sono rivolti ai malati di Covid-19 clinicamente guariti e che devono sottoporsi al doppio tampone di controllo, in ordine a determinare se essi siano definitivamente guariti. Gli esami sono a cura della Asl3 della Regione Liguria: un laboratorio mobile, con tre operatori, attende i pazienti che arrivano a bordo della propria auto, per sottoporli al nuovo tampone. In una news pubblicata da IlSole 24Ore, il direttore generale della Asl3 Liguria, Luigi Carlo Bottaro, indica che con questo sistema si riesce a fare un tampone ogni sei minuti, e facendo il lavoro di sei operatori che girano casa per casa. La media, di 70 prelievi al giorno, potrebbe nell’immediato aumentare a 300.
Toscana: esami anche per le persone asintomatiche
L’amministrazione regionale guidata da Enrico Rossi ha disposto l’utilizzo dei tamponi attraverso il finestrino della propria auto anche per i cittadini asintomatici per i quali sia giunta segnalazione dai servizi di Igiene e Sanità pubblica e di Medicina aziendale per i dipendenti che, prosegue IlSole 24Ore, non abbiano avuto contatti stretti con casi di positività al coronavirus.
Napoli: “Carosello tampone”
Anche nel capoluogo campano, il personale della Asl2 Napoli Nord incaricato effettua i tamponi “al volo” direttamente dal finestrino dell’auto della persona da sottoporre all’esame. Il sistema “carosello tampone” (così è stato battezzato), rapidissimo, sta per estendersi anche nei pressi dell’Ospedale di Pozzuoli.