La Ferrari F12 Berlinetta torna dopo 12 mesi al Salone di Ginevra. Si tratta della “Stallone” elaborata dal tuner bavarese Mansory.
La Ferrari F12 Berlinetta torna dopo 12 mesi al Salone di Ginevra. Si tratta della “Stallone” elaborata dal tuner bavarese Mansory.
C’è uno spazio, nei padiglioni del Salone di Ginevra, dedicato alle aziende di elaborazioni. E’ lo spazio dedicato al tuning, settore che, crisi o non crisi, non manca mai di attirare l’attenzione dei visitatori.
Fra i preparatori (molti dei quali arrivano dalla vicina Germania, “patria” europea del tuning) che espongono le proprie ultime creazioni in tema di GT più o meno elaborate e, vistose e performanti, Mansory presenta a Ginevra “Stallone“, elaborazione su base Ferrari F12, la “Berlinetta” a motore anteriore presentata in anteprima ufficiale a Ginevra 12 mesi fa esatti, che nell’edizione 2013 si ripresenta vestita di un nuovo abito “muscoloso” e con una certa dose di potenza in più.
L’opera del tuner bavarese, specializzato su GT alto di gamma e supercar, si rifà agli stilemi “classici” del tuning made in Germany: bodykit aerodinamico, aspetto vistoso della carrozzeria, una elaborazione alla meccatronica e un occhio all’abitacolo.
>> Guarda le immagini della Ferrari F132 Stallone by Mansory al Salone di Ginevra
Il corpo vettura della Ferrari F12 “Stallone” by Mansory ha ricevuto un kit di appendici aerodinamiche formato da un nuovo paraurti anteriore con spoiler inferiore più pronunciato e dotato di nuove e larghe prese d’aria a effetto deportante; cofano motore di nuovo disegno, con accenti in fibra di carbonio “a vista”; “minigonne” laterali sviluppate per convogliare al meglio il flusso dell’aria nel sottoscocca; e, al posteriore, un nuovo alettone con diffusore inferiore, che racchiude una coppia di terminali di scarico a profilo ovale.
Rivisitate anche le ruote, che ora montano un set di cerchi a 5 razze da 21″ all’anteriore e 22″ al posteriore, con pneumatici rispettivamente da 255/30 R21 e 355/25 R22.
Sotto il cofano della F12 Berlinetta “Stallone”, il V12 da 6,3 litri per 740 CV e 690 Nm di coppia ha ricevuto una rimappatura alla Ecu della centralina e un nuovo impianto di scarico, realizzato ad hoc. Nessuno stravolgimento, dunque, alla preziosa architettura del V12 di Maranello: soltanto una messa a punto che ha permesso di ottenere una potenza di 775 CV e 725 Nm di coppia.
Meno convincente, dal punto di vista dell’impatto visivo, è la cura Mansory per l’abitacolo, nel quale spicca una vistosa alternanza di rosso e nero (per i rivestimenti in pelle e alcuni particolari, come il volante a impugnatura ergonomica e le bocchette di aerazione) e accenti in fibra di carbonio (tunnel centrale, gruppi interruttori ai lati della strumentazione), che si accompagnano alla pedaliera in alluminio e ai battitacco illuminati.