L’idea è stata rivelata dal responsabile dei trasporti Grant Shapps in un’intervista alla BBC
L’Inghilterra punta il dito sui motori termici e non risparmia neanche le auto ibride ed ibride plug-in. Infatti, come è stato reso noto in un’intervista rilasciata alla BBC dal responsabile dei trasporti Gran Shapps, l’idea sarebbe di anticipare la chiusura del mercato alle vetture con motore a combustione interna, anche se dotate di tecnologia ibrida, dal 2032.
Una scelta che metterebbe in crisi i costruttori
Se l’ipotesi divenisse realtà i tempi per costruttori sarebbero molto stretti, visto che il traguardo delle vetture 100% elettriche in ogni segmento diventerebbe difficile da raggiungere senza passare per un periodo, più o meno lungo, di transizione ibrida. Per questo il governo inglese si è detto pronto a stanziare una cifra di circa 2 miliardi di euro. Ovviamente, questo sforzo non sarebbe sufficiente per le Case al fine di mantenere tutti i posti di lavoro.
Diventare una nazione carbon neutral entro il 2050
Comunque, a quanto pare nel Regno Unito fanno sul serio e la scelta di mantenere in vendita solo auto elettriche potrà essere rimandata al massimo al 2035, non oltre. Tutto questo per rispettare l’obiettivo fissato da Boris Johnson di far diventare la Gran Bretagna carbon neutral entro il 2050. Un ulteriore indizio di quanto la politica inglese stia lavorando in maniera concreta sull’argomento è il numero dei punti di ricarica dislocati sul territorio, che ha già raddoppiato quello dei distributori di benzina.
Aumenta l’incertezza degli acquirenti
Tutto questo non fa che aumentare l’incertezza di chi si accinge ad acquistare un’auto nuova, visto che anche le power unit ibride tra 12 anni potrebbero sparire dal mercato e, di conseguenza, i modelli con quest’alimentazione correrebbero il rischio di subire eventuali limitazioni alla circolazione.