Hamilton vince in maniera perentoria davanti a Bottas e Verstappen, mentre le Ferrari si autoeliminano al primo giro
Dopo le qualifiche bagnatissime che hanno messo in luce ancora una volta il talento straordinario di Lewis Hamilton, il GP di Formula 1 di Stiria parte sotto la luce di un caldo sole estivo.
Partenza perfetta di Hamilton e disastro Ferrari
Hamilton parte in maniera pulita e allunga subito ma il colpo di scena è tutto rosso con le due Ferrari che si toccano e fanno entrare subito la safety car. Leclerc ha cercato di passare all’interno Vettel e le due monoposto si sono danneggiate in maniera importante. Ritiro per Vettel e danno al fondo piatto per Leclerc che riprende la gara. Le scintille del mancato rinnovo di Vettel e dei contrasti maturati lo scorso anno tra i due piloti Ferrari purtroppo sono sfociati in questa situazione che ha portato al ritiro delle due monoposto al secondo GP stagionale; infatti anche Leclerc rientra ai box per abbandonare la corsa. Intanto la gara è ripresa con Bottas che supera Sainz e si mette a caccia di Verstappen che tiene il ritmo di Hamilton. Al giro numero 7 Ricciardo e Ocon ingaggiano una lotta per la sesta posizione e l’australiano informa via radio che è più veloce. Nel contempo Sainz viene passato anche da Albon e si trova nel mirino delle due Renault. La sua quinta posizione è in bilico mentre la testa della gara appare saldamente nelle mani di Hamilton. Al giro numero 10 si fanno notare le due racing point che appaiono molto performanti e sembrano in grado di risalire diverse posizioni. Cinque giri più tardi Perez supera Norris e guadagna la decima posizione dietro al compagno di squadra Stroll. Al giro 17 si riaccende il duello tra Ocon e Ricciardo per la sesta posizione con il francese che accompagna fuori dalla traiettoria l’australiano in curva 4. Le due monoposto gialle sono vicine e al giro 19 Ricciardo fa le cose per bene e supera il compagno di squadra con una manovra pulita. In questi frangenti le due Racing Point hanno guadagnato una posizione sopravanzando Gasly con l’Alpha Tauri e anche Norris si è messo a caccia del pilota della scuderia con base a Faenza per poi superarlo agguantando la decima posizione.
Hamilton mattatore assoluto del GP di Stiria
Nelle zone alte della classifica Verstappen tenta di marcare ad uomo Hamilton mentre Bottas sembra poter accorciare il gap dall’olandese quando sono trascorsi 24 giri. Sono loro tre a giocarsi le posizioni più ambite perché Albon, al quarto posto, viaggia con 20 secondi di ritardo. Al Giro 25 rientra a sorpresa Verstappen, monta gomme gialle, e riprende la pista davanti al compagno di squadra. Le Mercedes rimangono fuori e non copiano la strategia dell’olandese. Un giro dopo entra ai box anche Ocon per ritirarsi: peccato stava facendo una bella gara. Le operazioni in pista continuano con Hamilton che al giro 27 rientra per il cambio gomme, monta un treno a mescola gialla, e riguadagna la pista davanti a Verstappen. Al momento è Bottas quello che appare avvantaggiato, visto che spinge forte per guadagnare tempo prezioso in vista del suo cambio gomme. Un altro duello in casa si accende ed è quello tra le Racing Point con Perez che si porta a ridosso di Stroll. Intanto al giro 33 entra ai box Sainz ed ha qualche problema alla gomma posteriore sinistra che lo rallenta. Anche Stroll si ferma per cambiare treno di gomme e lascia strada a Perez, mentre al giro 35 rientra Bottas ed esce a 13 secondi da Verstappen perdendo tanto tempo ma avendo la certezza di poter contare su un treno di gomme più performante per i giri finali. Al giro 38 sono diversi i piloti che ancora non hanno effettuto il pit-stop e tra questi ci sono Ricciardo, Norris e Perez. Quest’ultimo si ferma al giro 40 e rientra davanti a Sainz, subisce il sorpasso e poi riesce a superare all’esterno il futuro pilota della Ferrari grazie ad una Racing Point stabile e velocissima. Al giro 46 Perez supera Stroll e diventa sesto con un altro sorpasso bellissimo, oggi il pilota della Racing Point è gran forma e si avvicina minaccioso a Ricciardo, ma deve comunque guardarsi le spalle dal compagno di squadra. Dopo solo 3 giri Perez riesce nel suo intento e diventa quinto davanti a Ricciardo che comunque sta facendo una grande gara. Anche Albon inizia ad essere alla portata di Perez, che può maturare la quarta posizione ai danni della Red Bull. A 15 giri dalla fine Perez riprende Albon e inizia la battaglia per il quarto posto. Dietro invece, al giro numero 62, Norris supera Sainz e si prende l’ottava posizione dopo un ordine di scuderia. Quattro giri dopo si infiamma il duello tra Bottas e Verstappen, l’olandese si difende con una manovra incredibile, ma poi dopo un giro deve cedere la seconda posizione. Nel giro successivo il pilota Red Bull rientra ai box per cambiare gomme e tentare il giro di veloce. Al penultimo giro Perez si tocca con Albon, poi Norris supera 3 auto, precisamente le monoposto di Ricciardo, Stroll e Perez e arriva quinto per un’altra corsa straordinaria. Ma il vincitore è Lewis Hamilton, che demolisce tutti e si prende la vittoria davanti a Bottas. Terzo un ottimo Verstappen, che ha dimostrato a tutti di essere maturo per avere ambizioni da titolo mondiale. Quarto Albon, concreto ma lontanissimo dal compagno di squadra, poi un super Norris, quinto con autorità, quindi le Racing Point di Perez e Stroll in sesta e settima posizione davanti ad un super Ricciardo, ottavo, che ha combattuto fino alla fine, quindi Sainz e Kvyat a chiudere le prime 10 posizioni.
E’ una Mercedes schiaccia sassi nel giorno in cui la Ferrari tocca il fondo
E’ una doppietta Mercedes, una vittoria schiacciante, che indirizza ancora una volta la stagione, l’ennesima, in direzione della Stella a Tre Punte. Tutto questo accade proprio nel giorno più balordo per la Ferrari, dove tutto è andato storto, ma dal fondo si può solo risalire. Maturano le Renault, si confermano velocissime le Racing Point e nettamente migliorate le McLaren dalla scorsa stagione, concrete ma ancora leggermente indietro le Red Bull per consentire a Verstappen di tentare l’assalto al mondiale. Difficile che la situazione in pista muterà rapidamente perché le gare si succederanno con un ritmo infernale senza finestre favorevoli a sviluppi profondi.