Sotto i riflettori del Salone di Pechino 2020, il prototipo di Gran Turismo elettrica realizzato da Italdesign per Voyah, “sub-brand” luxury di Dongfeng.
Novità di mercato, sviluppo delle tecnologie di elettrificazione, nuove proposte in tema di interfaccia uomo-macchina; e anche riflettori puntati sullo stile dei “vestiti” che andranno ad equipaggiare le prossime generazioni di autovetture. Si basa su queste “voci” l’edizione 2020 del Salone di Pechino, in programma fino a lunedì 5 ottobre. L’evento, già rinviato di cinque mesi rispetto alla collocazione originaria, annovera 82 anteprime internazionali in esposizione. Fra queste, la concept Italdesign Voyah i-Land Concept.
Prototipo di debutto
Si tratta del primo prototipo di “show car” ad alimentazione elettrica ad essere stato realizzato da Voyah, che per l’occasione si è affidato allo studio di progettazione creato da Giorgetto Giugiaro nel febbraio del 1968 e, dal 2010, in quota Gruppo Volkswagen con una prima acquisizione del 90,1% del capitale (il restante 9,9% venne, successivamente, acquisito da VW nell’estate del 2015). Italdesign ha curato molteplici aspetti di realizzazione del prototipo: dalla definizione degli stilemi esterni ed interni della vettura allo sviluppo dell’approccio fra conducente e passeggeri e veicolo, fino all’engineering ed alla realizzazione finale della concept.
Porta i galloni del marchio alto di gamma cinese
Il prototipo di Italdesign che fa bella mostra di se al Salone di Pechino 2020 porta in dote, ben visibili sulla vettura, i monogrammi Voyah (anch’essi disegnati da Italdesign), cioè il “sub-brand” di Dongfeng rivolto alla mobilità elettrica luxury, da cui è stato definito un “capitolato” di lavoro rivolto alla progettazione di un veicolo dove le soluzioni hi-tech si coniughino con un ambiente vitale e aperto. Da questa filosofia, i tecnici e gli stilisti di Italdesign hanno progettato la concept i-LAND, in grado di coniugare ergonomia e tecnologia all’avanguardia con innovazione e attenzione alle forme.
La “mano” italiana è evidente
All’esterno, è evidente il richiamo alla grande tradizione delle vetture Gran Turismo all’italiana: una peculiarità enfatizzata dal ricorso alla piattaforma ESSA (Electric, Smart & Secure Architecture) messa a disposizione da Dongfeng, e che consente di ottenere un profilo ribassato e slanciato. Non mancano diversi richiami “esotici”, solitamente tipici delle concept, quali le grandi porte dall’apertura ad ala di gabbiano (funzionali ad un più comodo ingresso a bordo per i passeggeri), il motivo luminoso a Led che evidenzia la calandra, ed il particolare disegno dei gruppi ottici anteriori, battezzato ufficialmente “Winged Lights” (“luci alate”) chiamato a caratterizzare il prototipo i-LAND e renderlo immediatamente riconoscibile anche al buio. Decisamente sportiva, e coerentemente aerodinamica, la parte posteriore del veicolo, che termina in una classica “coda tronca”.
Abitacolo modulare
All’interno, dominato da una plancia provvista di tre display di grandi dimensioni (più un quarto schermo collocato al centro del volante), Italdesign i-Land Concept presenta una configurazione a tre posti, ampiamente modulabile nel layout dei sedili (ad esempio: la parte posteriore dell’abitacolo può trasformarsi agevolmente in uno scomparto supplementare per il trasporto di bagagli, oppure in una postazione per smart working; accanto al conducente, al posto di un “convenzionale” sedile c’è uno strapuntino che, all’occorrenza, può svolgere funzione di poggiapiedi o piccolo tavolino).
Da segnalare, in termini di sviluppo hi-tech per la piattaforma ESSA, il ricorso alla tecnologia Eic, l’integrazione della connettività intelligente WindLink 4.0 e la tecnologia di guida autonoma di Livello 3. Soluzioni che in un’ottica a breve-medio termine potrebbero dare origine ad una versione di produzione: più avanti si conosceranno eventuali dettagli in merito, e quale sarà l’impostazione tecnica del veicolo.