Multe fatte sparire e abuso d’ufficio: con queste accuse sono finiti in manette i vertici della Polstrada di Como e alcuni colleghi.
Multe fatte sparire e abuso d’ufficio: con queste accuse sono finiti in manette i vertici della Polstrada di Como e alcuni colleghi.
Sono falso, abuso d’ufficio e peculato i capi d’accusa che hanno portato all’arresto di Patrizio Compostella e Gianpiero Pisani, rispettivamente comandante e vicecomandante della Polizia di Stradale di Como.
Gli arresti, effettuati dagli agenti della Polstrada e dagli uomini della Guardia di Finanza, hanno riguardato anche 3 poliziotti sempre in servizio a Como e sono il frutto di un’inchiesta avviata un anno fa per fare luce su un giro di multe eliminate illegalmente.
Le persone indagate sono in tutto 26 e tra queste ci sono anche un funzionario della Questura di Como e il capo ufficio verbali della Polizia locale della città lombarda.
Secondo le accuse, gli agenti avrebbero falsificato la banca dati e omesso di notificare centinaia di multe elevate con il Tutor lungo l’autostrada Milano-Bergamo.
Gli stessi poliziotti avrebbero anche abusato dei propri poteri procedendo all’illecita eliminazione di alcune contravvenzioni ai loro danni per divieto di sosta e per eccesso di velocità, oltre ad aver utilizzato le automobili di servizio per fini privati.