Tesla aggiorna la Model S per potenziare il sottoscocca e ridurre ogni tipo di rischio. Intanto spunta il pericolo di attacco informatico.
Tesla aggiorna la Model S per potenziare il sottoscocca e ridurre ogni tipo di rischio. Intanto spunta il pericolo di attacco informatico.
Dopo i vari casi di incendio che hanno distrutto alcuni esemplari della Model S, Tesla corre ai ripari e annuncia delle modifiche tecniche mirate a ridurre ogni rischio.
A rendere nota la decisione del costruttore americano è stato il CEO e fondatore Elon Musk, che sul blog aziendale ha tenuto a precisare che le modifiche non sono da leggere come un’ammissione di responsabilità di Tesla nei confronti degli incendi, quanto ad uno sforzo del marchio californiano per rendere i propri veicoli più sicuri di quanto già non siano.
La novità, che riguarderà le Tesla Model S costruite dal 6 marzo in poi, è l’introduzione di tre inedite soluzioni per la protezione del sottoscocca, con particolare riguardo ad isolare la batteria al litio da ogni possibile colpo dovuto a oggetti o pietre che dovessero rimbalzare dal fondo stradale durante il passaggio del veicolo.
Gli ingegneri Tesla hanno deciso innanzitutto di installare una barra arrotondata di alluminio il cui compito è quello di deviare i detriti sollevati dalle ruote. A questa si è aggiunta una placca in titanio di derivazione aerospaziale che dovrebbe essere capace di assorbire gli urti che non si è riusciti ad evitare con la prima soluzione, per poi completare il potenziamento con un ulteriore scudo protettivo in alluminio.
Tesla assicura che le modifiche, che saranno messe a disposizione gratuitamente di tutti i clienti già in possesso di una Model S durante gli interventi di manutenzione, non avranno effetto sulle prestazioni della berlina, incidendo sull’autonomia solamente per lo 0,1%. In compenso la batteria e gli altri organi della vettura saranno perfettamente al riparo da danni, essendo il sottoscocca in grado di resistere anche ad un urti con materiali pesanti come il cemento e vari oggetti metallici.
E per un potenziale problema che sembra definitivamente risolto, per Tesla se ne apre un altro di genere assai diverso ma non meno fastidioso. Secondo quanto reso noto da Nitesh Dhanjani, un consulente per la sicurezza proprietario di una Model S, il sistema di autenticazione usato per gestire il controllo della berlina elettrica da remoto è facilmente attaccabile dai pirati informatici, che potrebbero perfino arrivare ad attivare indebitamente alcune funzioni della vettura.
La vulnerabilità sembra risiedere nel sito Web di Tesla, in particolare nella funzione di autenticazione dell’account che è necessario attivare prima di poter acquistare una Model S e gestire varie funzionalità da remoto con l’apposita app per iOS.
Il sistema usato da Tesla è passibile di attacchi cracker capaci di portare al furto di username e password dei clienti, con la conseguenza che i pirati si potrebbero ritrovare ad avere accesso all’applicazione per i vari iPhone e iPad, verificare la carica della batteria o conoscere la posizione esatta del veicolo.
La potenziale falla è stata segnalata al costruttore, che ha assicurato di essere al lavoro per verificare la vulnerabilità e prendere gli eventuali provvedimenti necessari ad azzerare ogni rischio.