Il due volte campione del mondo è salito sulla monoposto transalpina nel filming day di Barcellona per i suoi primi 100 km con la vettura.
Era dal 2019, precisamente dal mese di aprile, che Fernando Alonso non saliva su una monoposto di Formula 1, in quel caso fu con la McLaren in Bahrain per dei test, e la voglia di tornare al volante dei prototipi più veloci del mondo era tanta. Così, ha avuto la sua occasione, prima del ritorno alle corse nella massima formula nella prossima stagione, in occasione del filming day di Barcellona, in una giornata in cui ha potuto provare la Renault R.S.20.
C’era da lavorare su alcuni automatismi che tendono a scemare quando ci si confronta per tanto tempo con una Formula 1, e anche il fisico doveva riprendere confidenza con certe sensazioni, come l’elevatissima forza G in curva e la forza straripante delle decelerazioni di queste monoposto sempre più complesse.
Dopo 100 km Alonso è apparso felice
E’ vero, il regolamento diceva che avrebbe potuto percorrere solamente 100 km, e così è stato, ma sono bastati comunque al campione di Oviedo per estrapolare delle sensazioni, come ha dichiarato una volta sceso dalla Renault.
“È stata una giornata molto positiva a Barcellona, nel nostro giorno dedicato alle riprese commerciali ha effettuato solo 100 km, ma per me sono stati molto speciali, perché sono tornato su una macchina di F1 e a lavorare con il team. La sensazione era buona. Penso che la monoposto in questo momento sia più performante di me, perché al momento non riesco ancora a trovare il limite della vettura. Tornare alla velocità della F1 non è stato così facile. Miglioravo i tempi giro dopo giro e cercavo di dare un feedback agli ingegneri. Inoltre, avevamo delle riprese da fare, quindi c’erano le telecamere e i droni che mi seguivano in pista. Insomma c’è stata una forte pressione e un duro lavoro da svolgere oggi”.
Soddisfatto del lavoro di Renault
In attesa di tornare alle corse con quella che diventerà l’Alpine, perché la Renault ha deciso di cambiare nome al suo team, Alonso è apparso soddisfatto di quello che fino adesso è riuscita a fare la squadra del Brand transalpino. “Penso che la vettura abbia del potenziale, come del resto vediamo in ogni weekend di gara. Ma c’è ancora dello spazio per migliorare, come sappiamo, e proveremo a farlo a breve termine”.
Dunque, il terzo posto di Ricciardo arrivato in Germania potrebbe essere la prima tappa importante di un percorso che possa consegnare al pilota spagnolo una monoposto competitiva per il 2021 in vista del 2022, quando vorrebbe avere le chance per puntare al terzo mondiale piloti, due volte sfumato con la Ferrari.