Dunlop commissiona uno studio per ipotizzare il futuro del motorsport tra 125 anni, dando anche la possibilità agli appassionati di dire la loro.
Dunlop commissiona uno studio per ipotizzare il futuro del motorsport tra 125 anni, dando anche la possibilità agli appassionati di dire la loro.
Dunlop ha presentato Dunlop Future Race Car Challenge, un progetto rivolto agli appassionati di automobili e di competizioni motoristiche al fine di stimolare la creazione di nuove idee per il futuro delle auto da corsa.
Le proposte per le soluzioni tecniche del futuro, come nuovi spunti per la progettazione aerodinamica, per la realizzazione di impianti frenanti, di pneumatici ad alte prestazioni e ogni altro aspetto delle vetture da competizione potranno essere postate e condivise sulla pagina Facebook ufficiale di Dunlop. Le idee ritenute più valide saranno selezionate ed entreranno a far parte di un progetto finale che vedrà la sua realizzazione nelle mani di un famoso progettista.
L’iniziativa del produttore di pneumatici si accompagna ad un rapporto redatto da Ian Pearson, un noto futurologo che ha cercato, come sempre, di andare oltre, provando ad immaginare il mondo delle corse automobilistiche tra 125 anni.
Secondo le sue ipotesi, le auto da competizione del futuro abbandoneranno i motori termici in favore di propulsori elettrici e di propulsori al plasma ad induzione lineare. Queste unità useranno gli elettroni per bombardare il gas e portarlo allo stato di plasma, che sarà spinto in avanti per fornire movimento alla vettura grazie a delle bobine superconducenti che avranno il compito di creare grandi campi elettromagnetici.
Novità sono ipotizzabili anche per quanto riguarda i telai, che vedranno la presenza di nanotubi in Carbonio e grafene per assicurare rigidità e robustezza insieme ad un peso contenuto, fino ad arrivare alla possibilità che alcune auto possano cambiare forma durante la gara al fine di adattare l’aerodinamica alle esigenze del momento.
Lo scopo sarebbe quello di ottimizzare le prestazioni usando dei gel polimerici in grado di contrarsi come i muscoli dietro un comando elettronico, abbinandoli poi a delle speciali leghe capaci di mantenere la memoria della forma originale e di riproporla una volta surriscaldate.
Pearson parla di appendici aerodinamiche “attive”, come Minigonne in grado di allargarsi in curva e di far variare l’effetto suolo, magari sollevando la vettura nei rettilinei. Una tecnologia avanzatissima che potrebbe essere proposta anche sugli pneumatici da corsa.
Realtà e virtuale convergeranno grazie alla realtà aumentata, portando gli spettatori a guidare come avviene nei videogiochi per confrontarsi con un pilota in carne e ossa. I giocatori potrebbero essere in grado di controllare da remoto delle vetture reali impegnate in pista, sfruttando i segnali sensoriali catturati e riprodotti tramite la tecnologia Active skin, tanto da sentirsi “fisicamente” immersi a bordo e limare sensibilmente il confine tra esperienza videoludica e guida al limite su un tracciato.
Insomma il mondo cambia e anche correre a bordo di veicoli a motore è un’esperienza destinata a cambiare. Dunlop sottolinea il proprio impegno nell’assicurare il massimo delle prestazioni, in nome di una passione che, virtuale o reale che sia, coinvolge milioni di persone in tutto il mondo rimanendo autentica di generazione in generazione.