Decima doppietta stagionale per la Mercedes e quinta vittoria consecutiva per Hamilton, che guadagna un vantaggio quasi incolmabile in classifica.
Decima doppietta stagionale per la Mercedes e quinta vittoria consecutiva per Hamilton, che guadagna un vantaggio quasi incolmabile in classifica.
Ma allora, c’è crisi anche in Formula 1? A precisa domanda, nei giorni di prove ad Austin, terzultima tappa del Mondiale, Bernie Ecclestone ha lasciato capire che forse qualche errore l’ha fatto anche lui, mal distribuendo capitali enormi alle squadre…Ma poi in diretta, la domenica, intervistato sulla pit lane dal nostro Giovannelli ha fatto finta di cadere dal cielo. “Crisi? Ma quale crisi, non c’è crisi in F.1…” E quando il giornalista gli ha fatto notare che mancavano due squadre all’appello ha fornito quest’ultima spiegazione:” Certe squadre hanno mal gestito i loro budget…”,
Sta di fatto che in Texas sono partite 18 macchine, anzi 17 visto che oltre alle due Marussia e alle due Caterham anche Vettel è stato costretto a partire dai box perché aveva montato un ennesimo motore, al di là di quelli concessi per ogni anno.
Beh, forse qualcosa bisognerà fare anche sul piano dei regolamenti. Ed è dell’ultima ora che i quattro motoristi hanno accettato di poter concedere interventi strutturali sui motori fino al mese di luglio. E’ una vittoria della Ferrari?
In pista, con le due Mercedes in prima fila, c’era poco da aspettarsi se non la lotta tra Rosberg, in pole, con 17 punti di distacco da Hamilton di fianco a lui. Dietro le due Williams, poi Ricciardo e Alonso a completare la terza fila.
Al via Rosberg non si fa ingannare e scatta al comando, mentre Ricciardo parte malissimo e perde due posizioni. Alonso ci prova ad infilarsi ma niente da fare. Primo botto al primo giro. Un Perez un po’ troppo arrembante prima tocca dietro Raikkonen, poi finisce per coinvolgere Sutil e rimane lui stesso vittima con una sospensione avariata.
Safety car in pista, Vettel cambia pneumatici (e cambierà ancora subito dopo) mentre Ricciardo effettua un bel sospasso ai danni di Alonso.
Poco da raccontare nei primi 15 giri, se non la denuncia, via radio di Rosberg che comunica al suo ingegnere che l’anteriore sinistra sta proprio finendo. Il giro dopo ai box a cambiare pneumatici, seguito da Hamilton e Alonso, che sarà presto attaccato da Jenson Button.
Il colpo di scena nel corso del 24° giro. Hamilton si è avvicinato al capolista e lo brucia in staccata, alla fine del rettilineo, portandosi al comando. Che non lascerà più sino alla fine. Ottima anche la rincorsa di Ricciardo che al 31° giro passa Massa mentre Alonso arranca al sesto posto.
Ultima sosta ai box per i due capofila al 33° giro: Hamilton cambia gomme in 2″9 mentre Rosberg impiega qualcosa di più, 3″2. Ma ormai i giochi sono fatti.
Hamilton taglia in traguardo per la quinta vittoria consecutiva quest’anno e pone una seria ipoteca al titolo portandosi a 316 punti contro i 292 di Rosberg. E per la Mercedes è la decima doppietta dell’anno.
Ora si va in Brasile domenica prossima. Ma sarà fondamentale l’ultima tappa di Abu Dhabi per la qual gara è previsto doppio punteggio. Rosberg potrebbe ancora farcela ma Hamilton non ha nessuna voglia di lasciare il titolo.