Nuovi e pesanti aumenti potrebbero abbattersi sul comparto automobilistico, facendolo sprofondare in una crisi ancora più profonda.
Nuovi e pesanti aumenti potrebbero abbattersi sul comparto automobilistico, facendolo sprofondare in una crisi ancora più profonda.
La nuova Legge di Stabilità 2015 stilata dal Governo prevede l’introduzione di numerose norme e clausole che potrebbero danneggiare ulteriormente il comparto automotive italiano, già duramente provato da questi lunghi anni di crisi finanziaria. Chi si aspettava qualche tipo di incentivo o agevolazione fiscale per il settore degli autoveicoli, dovrà ricredersi almeno in parte, considerando il concreto pericolo di nuovi aumenti e balzelli da pagare, nati soprattutto per accontentare le richieste incessanti dell’Unione Europea. Andiamo ora ad analizzare punto per punto, quali di questi aumenti interesseranno gli automobilisti italiani nel prossimo futuro.
Aumento IVA e prezzi di listino auto
Per assicurare gli impegni di bilancio presi dall’Italia nei confronti dell’Unione Europea, il Governo ha inserito nella Legge di Stabilità una nuova clausola che prevede l’aumento automatico dell’Iva se non si raggiungeranno gli obiettivi previsti. Quindi, in caso di bisogno, scatterà in modo automatico un aumento di 2 punti percentuali nel 2016 dell’aliquota Iva agevolata (10%), per un totale del 12% che salirà di un ulteriore 1% nel 2017, raggiungendo così quota 13%. L’attuale aliquota ordinaria del 22% potrebbe invece schizzare al 24% nel 2016, arrivare al 25% nel 2017 e addirittura al 22,5% nel 2018. E’ evidente che la manovra inciderà pesantemente sui listini di tutte le Case automobilistiche.
Aumento Carburanti stimato in 8 centesimi/litro
Se da Bruxelles non arriverà il via libera per il meccanismo che prevede che siano le Pubbliche Amministrazioni a versare l’Iva al posto delle imprese, scatterebbe un aumento delle accise su benzina e gasolio per coprire l’eventuale “buco” finanziario, stimato per una somma di circa 1 miliardo di euro. Nel dettaglio, nel solo 2015 le imposte sui carburanti potrebbero aumentare di quasi 8 cent al litro.
Bollo auto definito dalle regioni
Il bollo auto dovrebbe rivelarsi un’altra “patata bollente” per gli automobilisti italiani: nel DDL Stabilità si legge infatti che nel 2015 il costo del bollo sarà aumentato e l’aumento sarà stabilito direttamente dalle regioni che calcoleranno l’importo della tassa a secondo della potenza e delle emissioni inquinanti delle automobili in questione.
La Regione Piemonte ha inoltre approvato un disegno di legge – che dovrà passare dal Consiglio regionale per il via libera definitivo – nel quale prevede l’aumento del 10% del bollo auto per chi possiede una vettura con oltre 100 kilowatt, ovvero 136 CV. Si tratta di una decisione difficile da digerire, considerando che questo tipo di provvedimento andrà ad abbattersi in gran parte sul ceto medio e non sicuramente sui possessori di automobili di lusso.
Le novità della Legge di Stabilità riguarderanno anche le auto storiche, che potranno beneficiare dell’esenzione del bollo solo dopo il 30° anno di età, mentre l’attuale legge prevede che tale limite venga raggiunto al compimento del 20° anno di età dell’autovettura.