…e con lui se ne va anche Pat Symonds. Martedì prossimo il team sarà ascoltato al Consiglio Mondiale della FIA sui fatti di Singapore 2008
…e con lui se ne va anche Pat Symonds. Martedì prossimo il team sarà ascoltato al Consiglio Mondiale della FIA sui fatti di Singapore 2008
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Flavio Briatore lascia il team della Renault F1 e torna a casa. E si porta dietro Pat Symonds. Motivazione: il team Renault ha deciso che “non contesterà” le accuse della FIA relative alla denuncia esposta da Nelsinho Piquet sui fatti del GP di Singapore del 2008 e che saranno discusse il 21 Settembre al Consiglio Mondiale della Federazione Internazionale.
E’ quanto indicato in uno scarno comunicato che il team di Enstone ha diramato, oggi, dunque a 5 giorni dall’udienza di Parigi nella quale saranno esaminate le posizioni delle due parti coinvolte nel caso conseguente alla denuncia sollevata il mese scorso da Nelson Piquet Junior, nella quale l’ex seconda guida della Renault aveva dichiarato di essersi auto escluso con un incidente durante il 14esimo giro del GP di Singapore del 2008, per favorire il risultato finale del compagno di scuderia Fernando Alonso, dietro precisa indicazione del team.
Secondo Piquet, l’incidente nel quale “si sarebbe lanciato” (e che, a suo dire, gli era stato chiesto proprio da Briatore e Symonds) servì a far entrare l’ingresso in pista della safety car per congelare le posizioni delle vetture e aiutare Alonso a vincere la gara. Il pilota di Oviedo, in effetti, terminò la corsa sul gradino più alto del podio, ma solo dopo aver portato avanti una prima parte di gara un po’ in salita, come conseguenza di una non felice prestazione durante le qualifiche e una sosta anticipata ai box. Gli altri piloti, al momento dell’ingresso in pista della safety car, non avevano ancora effettuato alcuna sosta. L’asturiano, perciò, si era ritrovato in testa “senza colpo ferire”.
Come dire: una vittoria (la prima, in una stagione piuttosto travagliata) sarebbe servita. A tutti i costi, dunque. Ma Nelsinho Piquet, a quanto pare, non deve mai aver mandato giù questa decisione della squadra, tanto da sentirsi legittimato a vuotare il sacco.
Accadde alla vigilia del suo improvviso licenziamento da seconda guida del team (che, a questo proposito, aveva motivato la decisione a causa delle inconsistenti prestazioni del brasiliano nella prima parte della stagione).
Durante il fine settimana del GP di Spa – Francorchamps, gli investigatori della FIA avevano interrogato Flavio Briatore, Pat Symonds e altri componenti della squadra Renault, e avevano deciso di convocare la rappresentanza del team al Consiglio Mondiale di Parigi, che si terrà martedì prossimo.
La dichiarazione di Piquet, i dettagli della telemetria e le registrazioni delle conversazioni radio fra il pilota e i tecnici ai box, erano trapelate ai media lo scorso fine settimana, durante il GP d’Italia a Monza: un episodio che aveva portato lo stato maggiore della Renault F1 ad annunciare azioni legali nei confronti dello stesso Nelsinho e del padre, il tre volte campione del mondo Nelson, accusando entrambi di ricatto. La “saga”, poi, ha preso una nuova piega quando è emerso che la FIA avrebbe offerto a Symonds una sorta di immunità in cambio delle sue rivelazioni in merito all’accaduto a Singapore.
La Renault F1, a questo punto, ha fatto sapere che non fornirà più alcun commento fino al Consiglio Mondiale del 21 Settembre. Bocce ferme fino a martedì prossimo, perciò. Nella querelle, intanto, Bernie Ecclestone ha dichiarato che, se le accuse a carico del team Renault dovessero mostrarsi fondate, per la squadra potrebbe profilarsi l’addio alla massima Formula.