Il dispositivo di soccorso immediato è stato presentato a Roma: sarà montato, dal 5 Ottobre, alle prime 1000 guidatrici che ne faranno domanda
Il dispositivo di soccorso immediato è stato presentato a Roma: sarà montato, dal 5 Ottobre, alle prime 1000 guidatrici che ne faranno domanda
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Donne in auto, è per voi: dal 5 Ottobre al 5 Novembre, per le prime 1000 residenti nel territorio comunale di Roma che ne faranno richiesta, saranno installate altrettante “scatole rosa”, che consistono in dispositivi satellitari, collegati con una centrale operativa, che segnaleranno all’istante la posizione del veicolo, 24 ore su 24. Un provvedimento analogo era stato adottato, alla fine del 2008, dal Comune di Milano.
Un accorgimento davvero utile, aggiungiamo noi, perché costituisce un valido aiuto alle guidatrici per fronteggiare eventuali situazioni a rischio nelle quali si dovessero trovare: incidenti, guasti meccanici. Ma anche aggressioni, atti di violenza.
Il funzionamento della “scatola nera”, presentata ieri in Campidoglio dall’Assessore alle Politiche sociali del Comune di Roma, Sveva Belviso, dal collega alla Mobilità Sergio Marchi, dal Delegato del Sindaco alla Sicurezza stradale Roberto Cantiani, dal Segretario Generale della Fondazione Ania perla Sicurezza stradale Umberto Guidono e dal Capo del Gabinetto del Ministero delle Pari Opportunità Simonetta Matone, avviene allo stesso modo di un qualsiasi dispositivo elettronico di segnalazione: si preme un pulsante installato sulla plancia della vettura, o agendo su un telecomando che può essere attivato anche a qualche metro di distanza dal veicolo sul quale è installata la “scatola rosa”, si può chiedere un immediato intervento di soccorso, piuttosto che un servizio di assistenza stradale, o si può segnalare un SOS per una emergenza personale.
Da parte sua, la centrale operativa che riceve il segnale partito dalla “scatola rosa”, una volta ricevuta la richiesta, attiva immediatamente le forze di polizia. La “scatola rosa”, o “pink box”, viene installata in un punto nascosto dell’auto. L’installazione, gratuita, è permessa grazie ad un progetto patrocinato dal Ministero per le Pari Opportunità; la Fondazione ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici) finanzia per intero un canone triennale.
Sul sito Web del Comune di Roma, presso i Municipi e i Dipartimenti alle Politiche Sociali e della Mobilità dell’amministrazione territoriale capitolina, è disponibile il bando di partecipazione. Nel caso che le domande pervenute siano più di 1000, il bando prevede la priorità alle donne che svolgono attività lavorative notturne e a quelle che, di giorno, coprono lunghe distanze.
Il progetto “scatola rosa” è nato da un paio d’anni: al Motor Show di Bologna del 2007, infatti, venne presentato in anteprima il dispositivo (la “pink box”, appunto) che, installato in un punto nascosto della vettura, consente un immediato collegamento con le centrali operative.
Un modo per contrastare il fenomeno delle vittime femminili a seguito di incidenti stradali (che, nel 2007, sono state oltre 1000, delle quali 41 nel solo territorio amministrativo di Roma), ma anche per proteggere le donne da violenze e abusi, che a volte non vengono nemmeno denunciati e non trovano un giusto risalto attraverso gli organi di informazione. Alla fine del 2008, a Milano, la “scatola rosa” è stata oggetto di un programma analogo a quello capitolino. La prossima città interessata dal progetto sarà Napoli.