L’alsaziano vince il duello con Ogier, centra la vittoria numero 80, e diventa il pilota più anziano a trionfare nel mondiale rally. Ottimo debutto Ford.
Se la F1 ha chiuso con il brivido, il mondiale rally è iniziato con un duello pazzesco, magari atteso, ma che si è sviluppato forse in modo inaspettato, con i due piloti più titolati in assoluto a sfidarsi prova speciale dopo prova speciale, fino alla power stage, per un risultato che è rimasto incerto fino alla fine. Sul gradino più alto del podio è salito Loeb, ma se ci fosse stato Ogier nessuno si sarebbe meravigliato. Che spettacolo il 90esimo rally di Monte Carlo!
Un weekend di gara deciso da una foratura
L’appuntamento d’apertura del mondiale rally ha visto Loeb in testa dopo le prime prove speciali, a quel punto è entrato in scena Ogier che si è messo sullo stesso piano del nove volte campione del mondo, copiando anche la scelta di gomme di Loeb alla bisogna, prima di scavalcarlo mettendo un vantaggio rassicurante tra sé e il compagno di squadra dei primi tempi alla Citroen. Poi, nell’ultima giornata, con la prova speciale 15, Ogier mette in cascina altri secondi preziosi, tanto da iniziare a pensare ai festeggiamenti con 24 secondi e 6 decimi da amministrare. Ma nella speciale numero 16 una foratura ha rallentato la corsa della sua Yaris GR riportando Loeb in vantaggio in termini di secondi da gestire. Il cannibale alsaziano allora mostra i muscoli nella power stage, dove Ogier viene anche penalizzato per partenza anticipata, e si aggiudica un rally incredibile portandosi a casa l’80esima vittoria a 47 anni, il che lo rende il pilota più anziano a vincere una gara del mondiale rally.
Tra le WRC è la Ford Puma Rally1 la più in forma
Il lavoro svolto con un certo anticipo dalla M-Sport per la Puma Rally1 ha pagato, visto che la vettura di Casa Ford ha chiuso in prima e terza posizione a Monte Carlo con Loeb e Breen. La Toyota è migliorata prova dopo prova, e comunque la squadra delle Tre Ellissi ha tenuto il passo, rischiando di vincere la gara, ed ha messo in luce un ormai maturo Rovampera, che è giovanissimo e già pronto per puntare al bersaglio grosso. Meno brillante la Hyundai i20N, salvata dalle prestazioni di Neuville, sesto assoluto, dietro ad un’altra Ford Puma, che adesso fa paura a tutti. Chiaramente, Loeb ha un contratto part time, come lo stesso Ogier del resto, ma se il campione alsaziano mettesse a disposizione della M-Sport la sua esperienza per altre corse, e magari per tutto il campionato, sarebbe un valore aggiunto per il team che cura la vettura dell’Ovale Blu. L’arrivo dell’ibrido nel mondiale rally era uno dei temi più interessanti al Monte Carlo, e le potenzialità di queste vetture da 500 CV sono state all’altezza della situazione, anche se aspettiamo di vederle alla prova su altri palcoscenici, e in una condizione di sviluppo più avanzato prima di tirare delle conclusioni.
La Galmiche naviga Loeb alla grande e non fa rimpiangere Daniel Elena
Un altro argomento da segnalare, dopo questo rally di Monte Carlo, è il lavoro di Isabelle Galmiche, che ha letto le note a Loeb con grande maestria, senza far rimpiangere Daniel Elena, storico navigatore di Loeb dei tempi d’oro. Ebbene, una donna vincente nel mondiale rally non si vedeva dal lontano 1997, quando Fabrizia Pons affiancava il “nostro” Piero Liatti. Queste le sue parole al termine di una gara dall’esito che ha sorpreso anche i protagonisti, visto che anche Loeb non si aspettava così tanto da questo appuntamento per sua stessa ammissione. “È una storia pazzesca, ha spiegato la Galmiche, non mi sarei immaginata di venire qui con Seb e tantomeno di vincere. Avevo fatto molti rally, mai di questo livello. Ho cercato di non mettermi pressione da sola”. Professoressa di matematica, Isabelle corre in realtà dal 1984, seppur in gare dall’appeal inferiore a quelle del WRC, ed ha alle spalle diverse Dakar, ma in questo fine settimana ha dimostrato tutta la sua capacità anche tra i professionisti delle corse su strada. Tanto che Loeb è riuscito a vincere senza avere il suo fido Daniel Elena al suo fianco, come in tante battaglie di una carriera gloriosa.