Uno studio condotto dall’Università Bocconi di Milano evidenzia il problema delle donne coivolte in incidenti stradali. Se ne è parlato a Roma
Uno studio condotto dall’Università Bocconi di Milano evidenzia il problema delle donne coivolte in incidenti stradali. Se ne è parlato a Roma
Appena presentato a Roma lo studio “Quando la strada ferma la corsa: il ruolo della donna”, il primo testo a documentare le ricadute della disabilità da incidente stradale sul mondo femminile qui in Italia. Il volume è tratto da una ricerca promossa dalla Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale e da O.N.Da (Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna), curata da ricercatori dell’Università Bocconi di Milano.
Dal quadro emerge che nel 2007 gli incidenti stradali hanno provocato quasi un milione di feriti e oltre 5.000 morti. In pratica, 500 vittime della strada in più della Francia, 1.300 in più della Spagna e addirittura 2.000 in più del Regno Unito. Spesso però le statistiche evidenziano l’impatto degli incidenti in termini di morti e feriti, trascurando il gran numero d’invalidi permanenti gravi che, oltre al disagio, rappresentano un costo per il paese. Inoltre, un altro punto trascurato è l’impatto degli incidenti sulle donne: 55.000 quelle gravemente ferite nel 2007.
Riguardo al gentil sesso, sono 3 i temi fondamentali affrontati nella ricerca: l’alto numero d’invalidità permanenti causate da incidenti stradali, l’alta percentuale di donne che subiscono le infermità e il ruolo fondamentale del mondo femminile all’interno di una famiglia che debba assistere un traumatizzato. Si stima che ben 150.676 vittime della strada nel 2007 abbiano riportato un’invalidità superiore al 9%. Nei casi più gravi queste persone non possono più condurre la vita professionale e sociale di prima.