Dal 23 al 26 giugno, il complesso di Goodwood House tornerà ad animarsi di motorsport d’epoca e moderno. Ecco il programma.
Dal 23 al 26 giugno, il complesso di Goodwood House tornerà ad animarsi di motorsport d’epoca e moderno. Ecco il programma.
A fine stagione si tirano le somme dell’annata appena trascorsa, e si imbastiscono le iniziative per l’imminente anno nuovo. Ed ecco, con il necessario anticipo, le linee guida dell’edizione 2016 del Goodwood Festival of Speed, uno degli eventi più importanti a livello internazionale fra gli appassionati di auto storiche (e, da alcune edizioni, anche di ghiotte novità “high performance”) grazie al “Goodwood Revival” e dove è sempre possibile incontrare i grandi nomi del motorsport.
Il prossimo Goodwood Festival of Speed, che viene ospitato nel complesso del circuito di 3,8 km che si trova nel territorio di Goodwood House, vicino alle coste meridionali dell’Inghilterra, si svolgerà dal 23 al 26 giugno 2016. Raduni, esibizioni, parate e sessioni di gara, meeting di marca e modello e novità di mercato costituiranno, come sempre, la colonna portante dell’evento che dal 1993 ad ogni inizio estate catalizza l’attenzione del mondo delle auto storiche da gara e degli ultimi arrivi fra le vetture ad alte prestazioni.
Come già avvenuto nelle passate edizioni, anche per il Goodwood Festival of Speed 2016 ci sarà un preciso filo conduttore, e che serve a dare una indicazione “di massima” sulle caratteristiche dei modelli cvhe intervengono alla manifestazione. Tema del Goodwood Festival of Speed 2016 sarà “Full Throttle – The endless pursuit of Power“: un nome che esprime già da sé le finalità del Festival edizione 2016. La manifestazione, come indica una nota diramata in queste ore dagli organizzatori dell’evento, celebrerà alcune delle auto e moto più potenti che abbiano segnato la storia del motorismo sportivo, unitamente ai grandi nomi che le portarono in gara.
Per il Goodwood Festival of Speed 2016 saranno celebrati numerosi anniversari (gli appassionati di motorsport sono sempre molto attenti alle ricorrenze): la centesima edizione della 500 Miglia di Indianapolis (che si tiene sull'”ovale” più famoso del mondo dal 1911), il cinquantesimo anniversario dalla nascita della serie Can – Am (le strapotenti “Prototipo” di oltreoceano che dal 1996, e per diverse stagioni successive, diedero vita a un avvincente campionato che si disputò sui circuiti statunitensi e canadesi: fra le Case auto che raccolsero le maggiori glorie, la allora giovane McLaren con le sue biposto arancioni, tanto da portare i vertici di Woking, in tempi recenti, alla delibera delle serie speciali McLaren MP4-12C GT CAN- AM Edition, McLaren 650S Can – Am e McLaren 650S Spider Can-Am). E poi: i quarant’anni dalla conquista del titolo mondiale di F1 da parte dell’indimenticato James Hunt (la stagione 1976, e il duello ravvicinato fra il campione di oltremanica e Niki Lauda, nel 2013 celebrato con successo dal film “Rush“, è uno dei più avvincenti che la storia dell’automobilismo sportivo ricordi), nonché i cinquant’anni dal successo iridato in F1 da parte di Jack Brabham, il primo pilota ad avere vinto il Mondiale nella massima Formula al volante di una monoposto che porta il suo nome. Proprio “Black Jack” (deceduto a maggio 2014 a 88 anni) sarà “protagonista alla memoria” nell’annuale Revival Tribute, il ricevimento d’onore che viene celebrato ogni anno in onore dei piloti che più hanno corso e provato a Goodwood nell’arco della carriera.