I vertici di Wolfsburg ridimensionano la portata della vicenda legata alle emissioni di CO2 falsate: ecco l’elenco completo dei modelli.
I vertici di Wolfsburg ridimensionano la portata della vicenda legata alle emissioni di CO2 falsate: ecco l’elenco completo dei modelli.
Sembrava peggio, invece la situazione attuale, può essere considerata seria ma non tragica. I valori relativi alle emissioni falsate che hanno tenuto Banco negli ultimi due mesi abbondanti riguardano “soltanto” 36.000 unità del Gruppo. Lo comunicano in queste ore i vertici Volkswagen.
In attesa che entro Natale i dati dati relativi ai consumi dei veicoli di attuale produzione per il Gruppo Vag vengano ulteriormente verificati da un Ente “terzo” (comunque sempre sotto la supervisione delle Autorità federali), i numeri – presentati alla Commissione Investigativa del Governo Federale e all’Autorità Federale per i Trasporti tedesca (KBA) – sembrano essere ben lontani dagli 800.000 esemplari che esattamente un mese fa erano stati stimati da una ammissione che era arrivata dalla stessa Volkswagen, dopo la ben nota vicenda che ha messo nel mirino dell’opinione pubblica il software manipolato per falsare in laboratorio le emissioni degli ossidi di azoto (NOx) su alcuni dei motori Tdi prodotti dal Gruppo Vag.
Questo, a una prima occhiata, fornisce una sola chiave di lettura (come detto, in attesa di ricevere conferma dagli organismi preposti al controllo): i valori relativi alle emissioni di CO2 per gran parte delle vetture prese in esame sono in regola, dunque “via libera” alla vendita, che nelle ultime settimane era stata prudenzialmente bloccata.
Le ultime misurazioni, comunica Volkswagen, hanno identificato minime variazioni soltanto per nove versioni di Volkswagen: si tratta, più nel dettaglio, di Polo 1.0 TSI BlueMotion 70kW EU6 con cambio Cambio DSG 7 rapporti; Scirocco 2.0 TDI BMT 135kW EU6 con cambio manuale a 6 rapporti; Jetta 1.2 TSI BMT 77kW EU6 con cambio manuale a 6 rapporti; Jetta 2.0 TDI BMT 81kW EU6 con cambio manuale 5 rapporti; Golf Cabrio 2.0 TDI BMT 81kW EU6 con cambio manuale 5 rapporti; Golf 2.0 TDI BMT 110kW EU6 con cambio manuale 5 rapporti; Passat Alltrack 2.0 TSI 4Motion BMT 162kW EU6 con cambio Cambio DSG 7 rapporti; Passat Variant 2.0 TDI SCR 4Motion BMT 176kW EU6 con cambio Cambio DSG 7 rapporti; Passat Variant 1.4 TSI ACT BMT 110kW EU6 con cambio manuale 6 rapporti.
L’elenco mette in evidenza che si tratta di vetture equipaggiate con le più recenti o aggiornate unità turbocompresse a benzina e diesel (Tsi e Tdi), tutte Euro 6 e (a spiegazione della sigla “BMT”) tutte equipaggiate con il sistema BlueMotion. La differenza di emissioni di CO2 riscontrata dalle verifiche interne, comunica Volkswagen, è di “Pochi grammi in media di CO2, e corrispondono a un aumento del ciclo dei consumi (NEDC) approssimativamente da 0,1 a 0,2 litri di carburante per 100 km”. In termini di rapporto rispetto alla produzione annuale Volkswagen, le 36.000 unità corrisponderebbero allo 0,5% circa del volume vendite.
Riguardo agli altri Costruttori che fanno capo al Gruppo Vag (cioè Audi, Seat, Skoda e la Divisione Veicoli Commerciali di Volkswagen), il comunicato diffuso in queste ore annuncia che anch’essi “seguendo la medesima procedura hanno già definito con le autorità competenti la loro posizione”, tuttavia non è stata preparata alcuna lista di modelli che presentino errori di misurazione di CO2.