Nonostante i 2.800 kg di peso, la Wraith “Overdose” curata dalla Divisione Novitec specializzata in Rolls-Royce schizza da 0 a 100 in 4,2 secondi.
Nonostante i 2.800 kg di peso, la Wraith “Overdose” curata dalla Divisione Novitec specializzata in Rolls-Royce schizza da 0 a 100 in 4,2 secondi.
Spofec raddoppia, e c’è da giurare che questo nuovo intervento sulla ultima nata fra le “regine” di Goodwood farà schizzare gli occhi fuori dalle orbite a più di un appassionato. Fedele alla propria missione aziendale di marchio improntato alla elaborazione di modelli Rolls-Royce, Spofec – la nuova Divisione di Novitec specializzata sulla produzione di Godwood – svela in queste ore un nuovo intervento su Wraith.
Si tratta, per Spofec (nome che sta per “SPirit OF Ecstasy”), della seconda elaborazione sulla base della opulenta Wraith (un primo intervento era stato realizzato a fine 2014). In questo caso, Rolls-Royce Wraith è stata ribattezzata “Overdose“, e il nome scelto dalla factory di Stettino la dice lunga sull’entità del progetto, sull’immagine che ne deriva e – anche se non vengono indicati – sul prezzo che sarà richiesto ai facoltosi super appassionati che potrano accaparrarsene un esemplare. I quali, va aggiunto, saranno pochissimi: la Rolls-Royce Wraith “Overdose” by Spofec sarà “tirata” in appena otto unità, tutte accomunate da una sapiente cura nella scelta dei materiali e nell’esecuzione.
Le novità, nella Rolls-Royce Wraith “Overdose” by Spofec, appaiono evidenti già dall’analisi del corpo vettura, che si presenta ulteriormente caratterizzato nell’immagine grazie a un raffinatissimo bodykit (“ovviamente” realizzato in fibra di carbonio), progettato in collaborazione con il designer Vittorio Strosek, uno dei maggiori specialisti in questo settore, che propone esclusivi profili aerodinamici: un nuovo splitter anteriore sotto un paraurti di nuovo disegno e analoghi componenti al posteriore (dove qui si nota, in più, un sottile spoiler), due nuove “alette” centrali che hanno il compito di ridurre la Deportanza all’anteriore.
Il nuovo corpo vettura si completa con l’adozione di specifici cerchi “home made” da 9×22, che a loro volta montano un set di pneumatici superribassati da 265/35 ZR 22 sia all’anteriore che al posteriore. Nuovo anche l’impianto frenante, che si avvale di componenti carboceramici con dischi da 405×30 mm all’avantreno e 395×38 mm al retrotreno (e sono da notare le relative feritoie di raffreddamento installate sui parafanghi), e adeguato alle aumentate prestazioni di Rolls-Royce Wraith anche l’assetto: un kit di sospensioni a controllo elettronico sostituisce lo schema pmneumatico di serie e abbassa il corpo vettura fino a 40 mm.
Come avvenuto nella precedente personalizzazione Spofec per Rolls-Royce Wraith, anche nella nuova serie limitata “Overdose” le modifiche si estendono al motore. Il collaudato V12 da 6,6 litri abbinato al cambio automatico a otto rapporti che “riempie” il lungo cofano motore della enorme coupé di Goodwood è stato infatti riveduto nell’elettronica di gestione attraverso l’installazione di un modulo plug-and-play “N – Tronic” che provvede a disegnare una nuova mappatura per i valori di accensione ed iniezione, oltre che ad aumentare la pressione di sovralimentazione.
Questa preparazione, unita all’adozione di un nuovo impianto di scarico, porta la potenza del 6.6 V12 biturbo di Rolls-Royce Wraith a 717 CV e 986 Nm di coppia massima, vale a dire 85 CV e 186 Nm in più rispetto alla Wraith che viene costruita a mano dagli artigiani di Goodwood. Logicamente migliorati i valori prestazionali: se la velocità massima resta sui 250 km/h (autolimitati), l’accelerazione da 0 a 100 km/h si completa in appena 4,2 secondi, cioè quattro decimi in meno dalla Wraith in listino. Niente male per un “transatlantico” da quasi 5,3 metri di lunghezza e 2 metri di larghezza per un peso che supera i 2.800 kg.