Lo storico atelier milanese torna al Concorso d’Eleganza Villa d’Este con la spyder derivata da Alfa Romeo 8C Competizione Spider.
Lo storico atelier milanese torna al Concorso d’Eleganza Villa d’Este con la spyder derivata da Alfa Romeo 8C Competizione Spider.
Dopo l’ammirazione suscitata all’ultimo Salone di Ginevra, la più recente creazione della rinata Carrozzeria Touring Superleggera torna… nel proprio ambiente naturale, vale a dire uno degli eventi più importanti a livello internazionale per gli estimatori di auto storiche e “special” frutto delle più sapienti abilità di progettazione e costruzione artigianale.
Si tratta di Alfa Romeo Disco Volante Spyder, evoluzione di Disco Volante, che porta la firma dell’atelier milanese che ha voluto regalarsi, per i suoi novant’anni, una nuova concept: una liaison fra storia, presente e futuro nel design automotive all’insegna di una tradizione tornata in auge nel 2007 e che intende riscoprire in chiave moderna la filosofia “sartoriale” della Carrozzeria milanese creata nel 1926 da Felice Bianchi Anderloni.
La Alfa Romeo Disco Volante Spyder viene presentata in questi giorni all’edizione 2016 del Concorso d’Eleganza Villa d’Este. Il tradizionale appuntamento di maggio – quest’anno, con disappunto di molti enthusiast dell’auto storica, va in scena in maniera poco felice proprio nei giorni di svolgimento della Mille Miglia, altro big event di grande rilievo internazionale per le auto storiche – vede, fra i contendenti al “Design Award“, Touring Superleggera, presente con la nuova Alfa Romeo Disco Volante Spyder.
La roadster a due posti secchi, sviluppata sulla base della iconica Alfa Romeo 8C Competizione Spider, possiede nelle proprie linee un’antenata fra le più prestigiose nell’intera storia dell’automobile: la Alfa Romeo C52 Disco Volante, una vettura che sessant’anni fa e oltre (si parla del 1952) venne concepita – in collaborazione con la Carrozzeria Touring – su progettazione di un “dream team” di tecnici formato da Orazio Satta Puliga, Gioachino Colombo e Carlo Chiti: una vettura da competizione equipaggiata con un 4 cilindri da 2 litri derivato al 1.900 Alfa e collocato in un telaio tubolare sul quale venne disegnata una carrozzeria particolarmente aerodinamica: il coefficiente di penetrazione risultava di appena 0,25.
Per la Carrozzeria Touring Superleggera, il Concorso d’Eleganza Villa d’Este rappresenta una parte della sua storia. Fin dalle prime edizioni dell’evento che si tiene ogni anno nella cornice di Cernobbio, lo storico atelier nato in via Ludovico da Breme (poi diventato il “fulcro” delle attività automobilistiche milanesi dell’epoca insieme alle vicine via Monterosa, sede di Isotta Fraschini, e alle officine del Portello) si è guadagnato un ruolo da protagonista.
Riassumiamo brevemente alcuni dei momenti più significativi delle partecipazioni di Touring Superleggera al Concorso d’Eleganza Villa d’Este. Già nel 1931 l’atelier vi partecipò, con l’esclusivo trattamento “Flying Star“, proposto su un’Alfa Romeo 6C 1750 GS e su un’Isotta Fraschini 8A SS. Sarà la prima ad assicurarsi il favore del pubblico dopo aver avuto la preferenza della giuria. Alla snella 1750 vanno quindi due gran premi, circostanza infrequente e segno del grande interesse suscitato dalla proposta della Carrozzeria milanese.
Nel 1932 toccherà allo slanciatissimo coupé spider Alfa Romeo 8C 2300 a far coincidere ancora una volta le preferenze della giuria e del pubblico.
L’edizione del 1949 sarà storica. Il referendum del pubblico scopre nel coupé Touring su Alfa Romeo 6C 2500 SS un capolavoro assoluto. Dal quel momento il modello assume a furor di popolo il nome di “Villa d’Este”, contribuendo non poco a diffondere nel mondo dell’automobile la notorietà di quest’antica residenza principesca. Nel 1953 il Gran Premio d’Onore si sposta a Stresa ed è assegnato all’eccentrica berlinetta Touring “Thrill” Pegaso Z102.
Un ampio balzo temporale, ed eccoci nel nuovo Millennio: nel 2001, Touring conquista il “Best in Show” e la Coppa d’Oro Villa d’Este con l’Alfa Romeo 6C 2500 SS “Villa d’Este” del 1951. Nel 2002 arrivarono, nell’ordine, il “Trofeo Asi” per la carrozzeria italiana più elegante assegnato alla Alfa Romeo 1900 C SS Coupé Touring del 1955, il “Trofeo Registro Internazionale Alfa Romeo 6C2500” con la Alfa Romeo 6C2500 Cabriolet Touring del 1943, il “Trofeo Registro Internazionale Touring Superleggera” per l’Alfa Romeo 6C2300 MM Touring del 1933 e la “Targa d’Argento” nella categoria Vetture Aperte “I Tempi del cambiamento” assegnata nuovamente alla Alfa Romeo 6C2500 Cabriolet Touring del 1943.
Riguardo alle edizioni più recenti di Villa d’Este, si segnalano il titolo di “Best in Show” nel 2009, la Coppa d’Oro Villa d’Este e il “Trofeo BMW Group – Best in Show by the Jury“, assegnati entrambi all’Alfa Romeo 8C 2900B Berlinetta Touring del 1938. Nel 2011 l’assegnazione del premio “Best in Class” con menzione d’onore per Lamborghini 400 GT Coupé Touring del 1966, e l’aggiudicazione del “Trofeo BMW Classic” per il restauro più attento e accurato all’Aston Martin DB5 Convertible Superleggera del 1965. Nell’edizione del 2015 la Coppa d’Oro Villa d’Este va alla Ferrari 166MM barchetta Superleggera Touring del 1950 che vide come primo proprietario Gianni Agnelli: fu lui a specificare la verniciatura bicolore blu – verde.