Non soltanto singoli componenti, ma l’intero veicolo potrà essere stampato a tecnologia 3D: è l’obiettivo dell’accordo Psa – Divergent 3D.
Non soltanto singoli componenti, ma l’intero veicolo potrà essere stampato a tecnologia 3D: è l’obiettivo dell’accordo Psa – Divergent 3D.
La tecnologia automotive segue di pari passo l’evoluzione delle tecniche di progettazione e sviluppo. Comprese le nuove modalità di stampa 3D per la componentistica, già in fase di espolorazione da parte di Ford e Opel, e che presto vedranno un nuovo big player sfruttarle per la produzione di veicoli.
Si tratta di Psa – Peugeot Citroen, che in queste ore annuncia la firma di un accordo di programma con Divergent 3D – società californiana che ha messo a punto una innovativa piattaforma da destinare alla realizzazione di strutture complesse – finalizzata allo sviluppo di progetti comuni.
Nel dettaglio, la lettera di intenti dimostra la volontà di dare vita a una partnership con l’obiettivo di aumentare la capacità industriale Psa grazie a innovative modalità di stampa 3D.
Questo, comunica una nota del Gruppo francese, potrà attuarsi grazie a una evoluzione delle tecnologie di stampa 3D, finora espresse nel comparto automotive da programmi – pilota e su scala ridotta. Con l’accordo di programma siglato nelle scorse ore, il traguardo che viene posto da Psa e Divergent 3D è ancora più ambizioso: trasformare la progettazione e la fabbricazione dell’intera struttura del veicolo, con l’obiettivo di produrre veicoli strutturalmente più leggeri e più sicuri, più redditizi e rispettosi dell’ambiente.
Divergent 3D, fondata e guidata da Kevin Czinger, ha infatti recentemente messo a punto la “Divergent Manufactoring Platform“, piattaforma che dal punto di vista delle nuove tecnologie di produzione componentistica, potrebbe trasformare in maniera profonda la progettazione e la trasformazione di strutture complesse come gli autoveicoli nel loro insieme.
Ricordiamo che, al momento attuale, la prototipazione 3D viene utilizzata da Ford (pioniere di questa nuova tecnologia, avendo nel lontano 1988 acquistato la terza stampante 3D prodotta al mondo), che la impiega nelle fasi di progettazione (il Ford Design Team redige su carta i bozzetti, che poi vengono “trasformati” in forma tridimensionale dai tecnici addetti alla prototipazione 3D).
Anche Opel, nei mesi scorsi, attraverso la propria Divisione Virtual Engineering, ha comunicato lo sviluppo produttivo di utensili in materiale plastico, attraverso la stampa 3D, per il loro impiego negli stabilimenti Opel europei (ad Eisenach, per esempi, una quarantina di streumenti e attrezzi di montaggio vengono utilizzati per la produzione di Opel Adam e Adam Rocks), nonché della sagoma per il posizionamento del monogramma con il nome della vettura da posizionare sul finestrino laterale e lo strumento per il fissaggio dei battitacco di Adam Rocks, e componenti del corpo vettura di Opel Insiglia e Cascada, tutti creati attraverso la stampa 3D.
Ha destato una certa curiosità, infine, la Strati, prototipo di vettura interamente stampata con tecnologia 3D, con motore elettrico di Renault Twizy, frutto di un progetto avviato da Local Motors in collaborazione con l’Association for Manufacturing Technology.