Una carovana di 180 fra auto, moto e veicoli militari d’epoca ha animato l’evento dei 50 anni Asi che si è svolto lo scorso weekend.
Una carovana di 180 fra auto, moto e veicoli militari d’epoca ha animato l’evento dei 50 anni Asi che si è svolto lo scorso weekend.
L’Automotoclub Storico Italiano rappresenta, nel nostro Paese, l’organo di controllo, gestione e salvaguardia del patrimonio motoristico nazionale, che da molti anni conosce un notevole sviluppo in tutti i settori della mobilità. Ad oggi i soci Asi sono ben 140.000, suddivisi fra appassionati possessori di auto storiche, moto d’epoca e altre tipologie di veicoli: dai kart ai motoscafi, dai veicoli commerciali agli automezzi pesanti e bus ai trattori agricoli, dai motoscafi e imbarcazioni agli aerei.
Una parte di essi hanno animato, lo scorso weekend, la provincia di Torino, in occasione delle celebrazioni per i cinquant’anni dalla fondazione dell’Automotoclub Storico Italiano.
L’atto di nascita dell’Asi riporta infatti la data del 25 settembre 1966. E un luogo geografico ben preciso, ovvero Bardolino (la località orientale del Lago di Garda veronese, celebre nel mondo per la produzione del vino Bardolino), dove il Veteran Car Club d’Italia (sede a Torino) unì le proprie forze con la milanese Fiame. Il Veteran Car Club vedeva federati VCC Torino, il VCC Verona, il VCC Sicilia, il VCC Venezia Giulia, il VCC Riviera di Ponente, Il VCC Bergamo, il VCC Brescia, il VCC Roma, il VCC Genova e il VCC Alto Milanese; dal canto suo, alla Fiame erano affiliati il Circolo Autoveicoli d’Epoca Milanese, il Circolo Romano Autoveicoli d’Epoca, Il Circolo Veneto Autoveicoli d’Epoca, il Circolo Romagnolo Auto Motoveicoli d’Epoca, il Circolo Piacentino.
Prima della “firma” che sancì la nascita dell’Asi, va ricordato l’incontro avvenuto a Grugliasco, nello studio di Giovanni Battista Farina, il 18 giugno 1966, nel quale venne redatto il preliminare della fusione fra le due realtà legate all’allora nascente settore delle “veterane”. Il primo presidente Asi fu Umberto Peretti Colò, che restò in carica fino al 1971.
Fin da subito, l’Automotoclub Storico Italiano (che, ricordiamo, esattamente un anno fa si aggiudicò all’asta l’intera Collezione del Museo Bertone) si occupò della ricerca di iniziative rivolte allo studio dell’autenticità del patrimonio storico automobilistico nazionale, tanto che nell’autunno del 1967, a Firenze, si svolse il primo Congresso Europeo dei grandi collezionisti di automobili storiche, abbinato al primo Concorso Europeo per la conservazione ed il restauro delle automobili storiche.
Le attività Asi, in questo mezzo secolo, sono troppo numerose per poterne ricordare anche solo una piccola parte. Per questo, l’attenzione viene posta all’evento andato in scena lo scorso weekend.
I festeggiamenti per i cinquant’anni Asi sono iniziati, mercoledì scorso, con una prima esposizione di 180 fra auto e moto storiche, e l’affissione di una targa commemorativa, che ha avuto luogo proprio a Bardolino. I riflettori si sono successivamente spostati sul capoluogo piemontese, e al Museo dell’Auto di Torino, nel convegno sull’importanza del collezionismo che ha visto la partecipazione di esperti provenienti da tutto il mondo; nonché sulla carovana di 180 veicoli storici (auto, moto e militari) che hanno effettuato una parata sulla pista di prova del Lingotto (uno dei simboli dell’auto in Italia), si sono concessi una sosta nella centrale piazza Cavour e un tour alla volta della Basilica di Superga (attraverso la “Strada panoramica dei Colli”) cara ai torinesi e agli appassionati di auto e moto tout court per essere stata, a lungo, palcoscenico di una delle competizioni più celebri d’Italia (la Sassi – Superga).
Le celebrazioni dei cinquant’anni Asi sono proseguite, domenica, in un tour verso la Reggia di Venaria e l’esposizione finale dei veicoli storici ai Giardini Reali.