Citroen C3 WRC: la presentazione ufficiale
Il team Citroën Total Abu Dhabi WRT schiererà da due a quattro C3 WRC nel 2017
Ormai ci siamo, manca un mese al rally di Monte Carlo, che apre il Campionato del Mondo 2017, quello del nuovo regolamento che renderà ancora più avvincenti le sfide su strada. Così, Citroën Racing ha presentato la C3 WRC, la nuova arma che sostituisce la vincente DS3, ad Abu Dhabi.
Con 96 vittorie ed otto titoli mondiali in bacheca, la Casa del Double Chevron mira a tornare tra le protagoniste del WRC, per cui, nella stagione 2017, il team Citroën Total Abu Dhabi WRT schiererà da due a quattro C3 WRC per gli equipaggi Kris Meeke / Paul Nagle, Craig Breen / Scott Martin, Stéphane Lefebvre / Gabin Moreau eSheikh Khalid Al Qassimi / Chris Patterson.
I dati relativi a questa vettura sono impressionanti: con un rapporto peso/potenza di 3,1 kg/CV, contro i 3,8 dell’auto precedente il cronometro segnerà assolutamente tempi più bassi. Ma il guadagno in termini di efficienza non è solo una questione di numeri: le carreggiate più ampie, i prolungamenti aerodinamici e la trasmissione integrale con differenziale centrale pilotato sono tutti fattori che contribuiscono a quest’evoluzione tecnologica.
Sviluppata a partire dall’11 aprile 2016 quando Kris Meeke ha effettuato i primi giri di prova sul circuito di Versailles-Satory, la Citroën C3 WRC ha percorso 9500 chilometri prima di ricevere l’omologazione da parte della Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA). In procinto di correre nel Principato di Monaco, dove intende partire forte per il prossimo mondiale, ecco la gallery con i colori ufficiali che mettono in evidenza l’aspetto aggressivo, con il frontale dominato da un paraurti con tanto di splitter pronunciato, la fiancata muscolosa e, soprattutto, la grande ala posteriore.
“L’esperienza acquisita con la Citroën C-Elysée nel WTCC ha significato molto e non siamo dovuti ripartire da zero con questa vettura – ha riferito Laurent Fregosi, direttore tecnico di Citroen Racing – abbiamo testato soluzioni utilizzando il CFD (Computational Fluid Dynamics) e la galleria del vento con un mock-up del 40%. I risultati ci hanno portato a ideare nuove forme, che abbiamo provato più volte. Allo stesso tempo, abbiamo dovuto provare alcune componenti sulla macchina al fine di garantire la loro efficienza sulle superfici più dure e impegnative.”
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