Vietato il lavaggio auto a causa della siccità: ecco dove
Il problema siccità sta attraversando l’Italia da Nord a Sud, senza eccezioni. La penuria di acqua dolce sta creando non pochi problemi, al mondo agricolo in primis, ma non soltanto. Sul Bel Paese, nell’anno corrente sono state registrate l’80% in meno di precipitazioni di pioggia e il 60% in meno di neve. Questo comporta delle misure di emergenza per contrastare la siccità, che potrebbe essere ancora più eclatante nei prossimi mesi, così alcune Regioni hanno vietato il lavaggio auto per ridurre lo spreco di acqua.
Vietato il lavaggio auto
In alcuni comuni delle Regioni del Nord Italia maggiormente colpite dal problema siccità (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto) è scattato il divieto di lavare auto, moto e mezzi privati in alcuni comuni. Il divieto è esteso solo al lavaggio dei veicoli di tipo privato, e questo non colpisce le attività come l’autolavaggio, che continua con il proprio esercizio libero.
Problema siccità: le ordinanze
La Lombardia non ha ancora emesso delle ordinanze regionali per contrastare questo problema, ma alcuni Comuni sono già corsi ai riparti. Oggi, in alcune amministrazioni, esiste il divieto di far uso di acqua per lavare le auto e per irrigare i giardini. A Trade è in vigore questo divieto e il sindaco ha disposto una multa da 25 a 500 euro se non si rispetta la misura che sarà in vigore fino al 31 agosto 2022, dalle 6:00 fino a mezzanotte.
Il Piemonte sta usando delle soluzioni analoghe e sono già 250 i comuni che hanno firmato ordinanze che vietano l’utilizzo di acqua potabile se non per motivi strettamente necessari. In Emilia-Romagna, invece, è entrata in vigore un’altra normativa, valida fino al 30 settembre 2022: questa prevede il divieto di lavaggio auto dalle 8 alle 21 di sera. A Vicenza, fino al 31 di agosto, una normativa vieta l’utilizzo di acqua potabile per lavare auto a casa o nei luoghi privati, oltre a non poter riempire le piscine private. La sanzione per chi non rispetta la normativa va da 25 a 500 euro.
In centro Italia
Anche da altre parti d’Italia hanno scelto di adottare dei provvedimenti simili. Le località che sono corse ai riparti, sono: Anguillara Sabazia, Bracciano e Trevignano Romano, tre comuni del lago di Bracciano, così come Pistoia ed Empoli in Toscana, nonché Spoleto in Umbria.
Se vuoi aggiornamenti su News inserisci la tua email nel box qui sotto: