Il tuner tedesco PP-Performance ha messo le mani sulla Porsche 911 Turbo: corpo vettura invariato, ma un buon 30% di potenza e 15% di coppia in più.
Il tuner tedesco PP-Performance ha messo le mani sulla Porsche 911 Turbo: corpo vettura invariato, ma un buon 30% di potenza e 15% di coppia in più.
Ci sono due modi di intendere il tuning: uno, più estetico-aerodinamico, si affida principalmente a bodykit più o meno vistosi, in grado di rendere più aggressiva l’immagine di una vettura. E uno, più “di sostanza“, che preferisce indirizzarsi verso motore e meccatronica, per l’allestimento di versioni cariche di “cavalleria”, e che i muscoli li mostrano su strada. Quest’ultimo caso riguarda le Gt più prestigiose e performanti, che per filosofia progettuale sono già state oggetto di approfonditi studi aerodinamici tali da sconsigliare il montaggio di appendici aerodinamiche, per invitare a concentrarsi “sotto il cofano“.
Non fa eccezione PP-Performance, factory di Weissach (Germania, “patria” europea del tuning). PP-Performance, atelier specializzato in elaborazioni su modelli prodotti da un gran numero di Case auto, dopo la spettacolare Ferrari F12 Berlinetta da 795 CV e 1.100 Nm svelata poco prima di Natale, ora “emigra” verso “l’altro Cavallino”, quello di Zuffenhausen, e in queste ore presenta una personale interpretazione a tema Porsche 911 Turbo.
La filosofia non cambia: nessuna attenzione al corpo vettura, che rimane sostanzialmente quello della Porsche 911 Turbo di serie, e al contrario una energica dose energizzante al motore e all’elettronica di gestione: con 520 CV, la 911 Turbo potrebbe benissimo restare così com’è, almeno dal punto di vista del motore. Tuttavia, indicano i tecnici di PP-Performance, la base costituita dal classico 6 cilindri Boxer da 3,8 litri è tale da consentire un ampio margine di elaborazione.
Più nel dettaglio, il corposo intervento di PP-Performance su Porsche 911 Turbo ha riguardato in primo luogo la meccanica, decisamente rivista con l’adozione di nuovi collettori 3 in 1, filtri aria Bmc ad alte prestazioni realizzati ad hoc e un nuovo impianto di scarico costituito da un componente dotato di catalizzazione sportiva ed elettrovalvola per la gestione del sound di scarico e dell’uscita dei gas, tanto che – alla fine delle operazioni – la potenza riscontrata è di ben 670 CV e 820 Nm di coppia massima, vale a dire il 30% di potenza in più e circa il 15% di ulteriore coppia. Ovviamente, anche l’elettronica di gestione è stata modificata: a questo, ci pensa un esclusivo programma di rimappatura centralina (“PP-Performance Racing Box”).
Di assoluto rilievo il riscontro su strada dell’intervento PP-Performance: la Porsche 911 Turbo “riveduta e corretta” dal tuner di Weissbach schizza da 0 a 100 km/h in 2,4 secondi, vale a dire un secondo netto in meno rispetto alla 911 Turbo di serie (a titolo di paragone, questo valore di accelerazione è lo stesso della Bugatti Veyron 16.4), mentre l’accelerazione da 0 a 200 km/h, che nella Porsche 911 Turbo richiede 11,1 secondi, grazie all’intervento PP-Performance si abbassa ad appena 8,2 secondi. Da primato, inoltre, il tempo fatto registrare dalla Porsche 911 Turbo by PP-Performance sulla dragstrip: il quarto di miglio è stato coperto in 9,8 secondi. Come dire: ce n’è abbastanza per entusiasmarsi.
L’intera operazione ha un costo, peraltro in linea con il prezzo della Porsche 911 Turbo: il kit di elaborazione PP-Performance per Porsche 911 Turbo viene messo in vendita a 11.999 euro (Iva compresa).