Un sondaggio fotografa le cattive abitudini degli italiani: giovani indisciplinati e c’è ancora che considera la cintura un fastidio
Un sondaggio fotografa le cattive abitudini degli italiani: giovani indisciplinati e c’è ancora che considera la cintura un fastidio
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L‘ACI e Sara Assicurazioni hanno condotto insieme un sondaggio sulle abitudini degli italiani al volante: 2120 le risposte pervenute ed elaborate dal Censis per stilare un report molto significativo.
Dai risultati si apprende che quando il semaforo diventa giallo 66 automobilisti su 100 rallentano, 22 accelerano e 12 restano indecisi sul da farsi. Nell’avvicinarsi alle strisce pedonali 67 automobilisti su 100 diminuiscono la velocità e si fermano, se necessario, dando la precedenza ai pedoni. Il 32% lo fa ma solo quando chi è a piedi ha già iniziato l’attraversamento. Poco più di una persona su 100 dichiara candidamente di accelerare per riuscire a passare per primo: un comportamento non certo di alto valore civile e decisamente pericoloso.
Le cinture di sicurezza, il cui utilizzo in Italia divenne obbligatorio nell’ormai lontano 1992 con l’art. 172 del Codice della Strada, incontrano solo il 60% dei consensi: sei persone su dieci persone affermano di utilizzarle sempre e senza fastidio, l’ 11% le considera opprimenti, mentre ben 26 persone su 100 non hanno la buona abitudine di farle indossare agli altri passeggeri.
Purtroppo i comportamenti meno corretti si riscontrano soprattutto nella fascia d’età compresa fra i 18 ed i 25 anni. Nonostante tutto, il 65,4% degli italiani si considera un “perfetto automobilista“.
Forse un po’ di attenzione in più ci eviterebbe di soffermarci su altri dati, divulgati sempre dall’ACI qualche giorno fa: negli ultimi dieci anni, infatti, 18.500 bambini hanno perso la vita sulle strade dei 27 Paesi dell’Unione Europea e 17.000 sono rimasti feriti.