I veicoli “puliti” domineranno la kermesse statunitense. Molti big dell’auto in prima fila con nuovi modelli, ma gli analisti sono scettici
I veicoli “puliti” domineranno la kermesse statunitense. Molti big dell’auto in prima fila con nuovi modelli, ma gli analisti sono scettici
I veicoli a basse emissioni ambientali, elettrici o ibridi che siano, calcheranno prima il palcoscenico dei principali Saloni a livello internazionale per poi debuttare sul mercato, a discapito dei mezzi ad alimentazione tradizionale benzina e diesel.
Un esempio lampante di questo cambiamento all’insegna del “green” verrà proprio dal Salone di Detroit (in programma dal 16 al 24 gennaio prossimo) dove, nel tentativo di lasciarsi alle spalle un “annus orribilis” i grandi marchi automobilistici presenteranno nuovi modelli a basse emissioni elettrici e ibridi.
Da Nissan con la piccola elettrica Leaf a Toyota, Honda e Volkswagen che lanceranno nuovi veicoli ibridi, passando per Fiat e Bmw; e senza dimenticare ovviamente i padroni di casa come General Motors e Ford che introdurranno nuove compatte.[!BANNER]
Nonostante l’offerta sia quindi ricca, mai come in passato, alcuni analisti rimangono scettici sulle reali possibilità di successo della nuova generazione di veicoli. Secondo alcuni esperti infatti, ha scritto il Wall Street Journal, “le auto verdi sono troppo costose per i consumatori provati dalla crisi e dalla recessione. Negli Stati Uniti le auto ibride, che sono sul mercato da 10 anni, nel 2009 hanno rappresentato il 2,7% del totale veicoli venduti: gli americani hanno dimostrato anche nel 2009 di preferire le auto grandi come le Suv, la cui quota di mercato è salita di 4 punti percentuali”.
Secondo la società di consulenza Boston Consulting nel 2020 i veicoli elettrici rappresenteranno solo il 2,8% del mercato globale, mentre le vetture ibride elettriche-benzina conquisteranno il 23% del mercato.