F1: la Ferrari SF-23 sarà quella giusta?
La Ferrari di F1 2023, la SF-23, un nome asciutto e senza fronzoli, è una dichiarazione d’amore verso i tifosi, non a caso è arrivata a San Valentino. Adesso però le promesse devono diventare fatti, e il mondiale piloti è li che aspetta dal lontano 2007. Allora fu Raikkonen a portare la rossa sul tetto del mondo, nella prossima stagione toccherà ancora una volta a Leclerc e Sainz tentare l’impresa.
Ferrari F1: perché potrebbe farcela
La Ferrari F1 2023, la SF-23 potrebbe essere la monoposto della riscossa, e cerchiamo di capirne il perché. Intanto parte da una base ottima, la vettura che lo scorso anno inizialmente aveva fatto gridare al miracolo. La rossa è stata evoluta, soprattutto per essere più veloce nei rettilinei, e per sfruttare al meglio le nuove coperture Pirelli senza mostrare quel sottosterzo tanto inviso a Leclerc.
Il motore dovrebbe aver superato le problematiche di affidabilità, e al muretto box c’è un nuovo condottiero spavaldo e sicuro di sé. Inoltre, è stata creata una struttura a Fiorano per far esercitare continuamente i meccanici sui cambi gomme. Se anche la strategia risultasse azzeccata nelle gare più impegnative, ecco che la Ferrari potrebbe realmente tornare al vertice della massima formula.
L’incognita prima guida
La Ferrari in F1 ha sempre avuto una prima guida, un pilota in grado di stare davanti anche con l’appoggio del team e quando non è successo sono stati guai. Si pensi a Villeneuve e Pironi, ma anche a Prost e Mansell. Ecco, con Leclerc e Sainz lo scorso anno l’equivoco ha portato ad errori di strategia clamorosi, e per il 2023 permane l’incertezza. Almeno per le prime gare Vasseur lascerà che il duello sia aperto, poi verrà scelto un leader. La speranza è che questa decisione non arrivi troppo tardi, perdendo punti in classifica e, soprattutto, che Leclerc, stizzito, non cerchi un’altra squadra dove sentirsi indispensabile. Ma Vasseur lo conosce bene e forse non poteva dire apertamente che punta su di lui, per cui attendiamo le prime uscite per capire come risolverà la questione.
Dove saranno le altre monoposto?
Per vincere la Ferrari ha bisogno di trovare un riscontro sulla pista dei compiti fatti a casa, ma questo avverrà solamente dalla prima gara. Il punto in F1 è sempre capire dove sono gli altri, perché non basta crescere se gli altri sono cresciuti di più. La Mercedes potrebbe tornare ad essere competitiva, come ha dimostrato nella parte finale del 2022, o forse no. Quelle fiancate della nuova monoposto suonano ancora una volta come un azzardo. La Red Bull ha già fatto i piani per il 2026 ma non guarderà troppo avanti.
Prima ci sono stagioni da vincere e un ciclo da portare avanti. Verstappen poi è sempre più maturo, e ci vuole una squadra realmente tosta per farlo tornare alle isterie agonistiche di qualche anno fa. E ci sono delle vere incognite, come l’Aston Martin. Un team che ha i fondi e i mezzi per fare bene, e adesso anche un pilota esperto e motivato. Per cui non sarà facile per la Ferrari fare la voce grossa, almeno con queste premesse. La parola, dunque, passa alla pista.
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