Vittoria finale per il 29enne vice campione del mondo con la Fiesta Super 2000 al debutto nell’IRC. Ogier ritirato. Cinque Skoda nella top ten
Vittoria finale per il 29enne vice campione del mondo con la Fiesta Super 2000 al debutto nell’IRC. Ogier ritirato. Cinque Skoda nella top ten
Mikko Hirvonen dall’inizio alla fine. Il panorama del Rally Montecarlo 2010 si arricchisce dei colori finlandesi del 29enne driver di punta del Team M-Sport e della Union Jack della squadra guidata da Malcolm Wilson, che cura la Ford Fiesta Super 2000 al debutto nei rally.
Come dire: non poteva esserci esordio migliore per la compatta berlina, che la M-Sport ha trasformato da tranquilla vettura di tutti i giorni in arma da rally, che ha permesso a Hirvonen e a Jarmo Lehtinen di dominare la classica monegasca dall’inizio alla fine.
A parte un acuto iniziale di Toni Gardemeister, che al volante della Grande Punto S2000 dell’Astra Team ha fatto segnare il miglior tempo negli 8 km del prologo, infatti, il Montecarlo ha visto la supremazia dell’equipaggio vice campione del mondo.
E non si può dire che Hirvonen abbia vinto… perché non c’era Sebastien Loeb, l’alsaziano pigliatutto del WRC. Se la Fiesta S2000 dell’M-Sport ha, di fatto, guidato la classifica del Montecarlo dal primo all’ultimo metro, è anche vero che la leadership per Hirvonen e Lehtinen è restata in discussione fino all’ultimo. In questo, il merito va all’altro Sebastien dei rally internazionali, Ogier (vincitore dell’edizione 2009 del rally monegasco), autore di una rimonta che lo ha portato ad aggiudicarsi 7 delle 15 prove speciali sulle quali si è articolata l’edizione numero 78 del Montecarlo.
Nell’ultima frazione di gara, il distacco fra Hirvonen e Ogier (che la rimonta aveva portato al secondo posto assoluto ai danni del finlandese Juho Hanninen sulla Skoda Super 2000) era di soli 38″. Un divario accettabile per le caratteristiche più da gare – sprint dei rally odierni, ma non abbastanza da poter mettere il finlandese al sicuro da eventuali colpi di scena.[!BANNER]
Nelle battute finali del rally, si è assistito al colpo di scena che ha messo in anticipo la parola “fine” alle ostilità e ha consegnato la vittoria a Hirvonen. Il fatto è accaduto nel trasferimento fra la tredicesima e la quattordicesima prova speciale. Un guasto all’alternatore ha costretto Sebastien Ogier a fermarsi, privando il rally del pilota che stava animando l’ultima parte.
Dopo il ritiro di Ogier, per Hirvonen il compito si è fatto più agevole: ha dovuto solo controllare gli avversari, badando più a conservare la leadership. Testimoniano la condotta da ragioniere di Mikko Hirvonen nelle ultime fasi di gara le prove speciali finali del rally, che hanno visto in Juho Hanninen e in Stephane Sarrazin (uno dei beniamini della pista prestati ai rally) gli autori dei migliori tempi.
Al traguardo finale del Principato di Monaco, gli sguardi erano tutti per il terzetto di equipaggi che ha costituito il podio del primo appuntamento stagionale dell’Intercontinental Rally Challenge: alle spalle di Hirvonen, si sono classificati Hanninen, al volante della Skoda Fabia S2000, distaccato di 1’51” e Nicolas Vouilloz, sulla seconda Skoda S2000.
Completano la top ten Kopecky e Guy Wilks (rispettivamente sulla terza e quarta Skoda giunte al traguardo: la Casa di Mlada Boleslav ha piazzato ben 5 Fabia S2000 nei primi 10: un ottimo risultato), Magalhaes e Vigion (entrambi su Peugeot 207 S2000), Orsak (Skoda Fabia), Jereb (Peugeot 207).
Poca fortuna per Robert Kubica. Il polacco della Renault F1, iscritto al Montecarlo su una Clio R3, ha verificato ma non ha neppure preso il via per noie al motore subite durante il prologo.