Il Ministro contesta la scelta dell’Unione Europea di promuovere soltanto l’uso di vetture elettriche
Sono parole di chiarezza e di peso quelle di Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica del Governo Meloni, quando si tratta di discutere del panorama delle auto elettriche.
Parlando con autorevolezza, Pichetto non ha esitato a dichiarare che gli EV rappresentano, senza ombra di dubbio, l’autostrada verso cui si dirige la produzione automobilistica.
Tuttavia, c’è una distinzione netta tra riconoscere l’inevitabile dominio delle vetture 100% elettriche nel prossimo futuro e accettare politiche che escludono tutte le altre opzioni di alimentazione.
L’Europa esclude potenziali alternative all’elettrico
Secondo le previsioni del politico 69enne, entro i prossimi 10 o 20 anni, vedremo un boom in cui l’80-90% delle auto prodotte saranno elettriche. Ciò che Gilberto Pichetto Fratin contesta, però, è la scelta dell’Unione Europea di promuovere rigidamente l’EV, escludendo potenziali alternative.
Durante una recente intervista a Foggia, al termine di un evento elettorale, il Ministro ha sottolineato: “L’auto elettrica è il futuro, ma non dobbiamo chiuderci a possibili altre soluzioni”. Questo messaggio, chiaro e diretto, rispecchia un approccio equilibrato, che vede l’auto elettrica come protagonista, ma non come l’unica opzione possibile per decarbonizzare il settore e ridurre le emissioni.