Nata nel 1998 dalla collaborazione tra Luca Zagato e Shozo Fujita, prometteva di diventare una vettura d’élite
Nel 1998, la OSCA 2500 GT Dromos vide la luce come un ambizioso prototipo automobilistico, frutto di una collaborazione tra Luca Zagato, erede della celebre carrozzeria Zagato, e l’imprenditore giapponese Shozo Fujita. Zagato, già fondatore della Z Automobili, si unì a Fujita per creare un’auto d’élite, commissionando la costruzione alla rinomata carrozzeria Touring Superleggera. Questa storica carrozzeria era stata rinnovata nel 1988 da Carlo Felice Bianchi Anderloni, figlio del fondatore, con l’obiettivo di produrre automobili fuoriserie in tiratura limitata, destinate a un pubblico selezionato.
La OSCA 2500 GT Dromos si basava su un telaio tubolare in acciaio, progettato per garantire leggerezza e resistenza. La vettura montava sospensioni anteriori di tipo MacPherson e posteriori con triangoli inferiori e bracci longitudinali, con l’aggiunta di barre stabilizzatrici su entrambi gli assi per migliorare la stabilità.
Il cuore della vettura era un motore Subaru da 2457 cm³, lo stesso utilizzato nella Subaru Legacy dell’epoca. Questo motore era in grado di erogare 187 CV a 6000 giri/min, con una coppia massima di 235 Nm a 2800 giri/min. Grazie al peso ridotto di soli 780 kg, la 2500 GT Dromos poteva raggiungere una velocità massima di quasi 250 km/h, accelerando da 0 a 100 km/h in appena 6 secondi.
Presentata al pubblico per la prima volta nel 1999 e successivamente nel 2001, la OSCA 2500 GT Dromos era destinata a essere prodotta in diverse centinaia di esemplari all’anno. Tuttavia, nonostante le grandi aspettative e l’entusiasmo iniziale, il progetto si arenò presto. La vettura non andò mai oltre lo stadio di prototipo e rimase un esemplare unico, relegato nelle pagine della storia come un sogno irrealizzato del design automobilistico italiano.
La OSCA 2500 GT Dromos è oggi un simbolo di ciò che avrebbe potuto essere, un progetto visionario che, pur non raggiungendo mai il mercato, ha lasciato un’impronta indelebile tra gli appassionati di auto d’epoca e prototipi.