Nel 1993 Chevrolet rispose alla Dodge Viper con un prototipo Corvette V12 da 686 CV, ecco perché non arrivò mai sul mercato
Nel 1993, la Dodge Viper rivoluzionò il mondo delle supercar con un design mozzafiato e un imponente motore V10. La sua presenza sul mercato rese immediatamente obsolete molte concorrenti, spingendo General Motors a rispondere con un progetto ambizioso: la Chevrolet Corvette ZR-12, una vettura con un motore V12 destinata a sfidare la Viper sul suo stesso terreno. Tuttavia, la ZR-12 rimase solo un prototipo, ma la sua storia è ancora oggi una delle più affascinanti del settore automobilistico.
Sotto il cofano della Chevrolet Corvette ZR-12
Il cuore della Corvette ZR-12 era un colossale V12 da 10 litri, sviluppato dalla Ryan Falconer Industries, un’azienda specializzata in motori marini. Questo propulsore era derivato dai motori General Motors, ma le sue dimensioni straordinarie imposero modifiche significative al telaio della Corvette C4: il passo fu allungato di ben 20 centimetri. Con una potenza di 686 CV e una coppia massima di 921 Nm, la ZR-12 rappresentava un vero prodigio tecnico per gli anni ’90, con numeri che avrebbero fatto sognare gli appassionati.
Un progetto congelato
Nonostante le sue credenziali, il prototipo rivelò presto alcune problematiche. Durante i test effettuati da riviste specializzate, la vettura si dimostrò difficile da guidare, con un comportamento stradale compromesso dal passo allungato. Inoltre, il motore V12 soffriva di gravi problemi di surriscaldamento, sollevando preoccupazioni sulla sua affidabilità e sul potenziale successo commerciale.
Il prezzo stimato per una ZR-12 di produzione sarebbe stato di circa 70.000 dollari nel 1990, una cifra sensibilmente superiore rispetto agli altri modelli Corvette dell’epoca. Questo, unito ai problemi tecnici, portò General Motors a congelare definitivamente il progetto.
Oggi, la Chevrolet Corvette ZR-12 rimane un pezzo unico, simbolo di un’epoca in cui l’innovazione tecnica e la competizione tra marchi spingevano i limiti dell’ingegneria automobilistica. Sebbene non abbia mai raggiunto il mercato, continua a vivere nel mito, ricordandoci un momento in cui Chevrolet sognò in grande, anche se solo per un breve periodo.